Ladri in casa, due colpi in pochi giorni. Paura nelle frazioni

Mercoledì 11 Dicembre 2019 di Ilaria Bellucco
La piazza della frazione Pissatola
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TRECENTA - Tornano a colpire i ladri, che questa volta si sono introdotti in una casa a Pissatola di Trecenta lunedì sera verso l’ora di cena. L’episodio è avvenuto in via Campagnan, la strada che collega Pissatola a Giacciano con Baruchella, a due passi dalla piazza della frazione. Erano quasi le 20 quando ignoti e indesiderati visitatori sono entrati da una finestra per svaligiare la casa di una famiglia della zona. Per colpire hanno approfittato della breve assenza della padrona di casa. Probabilmente tenevano d’occhio la casa e avevano annotato orari e abitudini. Al rientro, l’amara sorpresa. Raggiunta telefonicamente, la signora non ha voluto commentare. Comprensibile l’amarezza di chi su vede violare casa e deve anche rimediare ai danni lasciati dai ladri. «Non voglio dire niente», ha ribadito. Troppa è l’amarezza, insieme alla rabbia e al senso di inquietudine per l’intrusione subita in casa propria. 
 
Quello avvenuto nella frazione non sarebbe, purtroppo, un caso isolato in questo periodo che precede le feste. I ladri, approfittando dell’oscurità che cala presto e talvolta anche della nebbia, prendono di mira abitazioni e aziende. Non solo nelle frazioni e in periferia. Nel fine settimana un furto è stato messo a segno in pieno centro, in un appartamento della zona di piazza Marconi. In questo caso la centralità e l’ottima visibilità del luogo non è bastato a scoraggiare i topi d’appartamento, cui è bastata mezz’ora – la padrona di casa si era allontanata dalle 19,30 alle 20 per una commissione - per colpire. 
In paese la preoccupazione purtroppo c’è, e anche se i varchi elettronici dotati di telecamere che rilevano il numero di targa in passato hanno consentito di individuare gli autori di alcuni reati, la sensazione è che spesso le vittime rinuncino a denunciare, scoraggiate dai tempi e dai modi della giustizia. Il sindaco Antonio Laruccia spiega che prenderà informazioni dalle forze dell’ordine su quanto accaduto a Pissatola e spera che i responsabili possano essere assicurati alla giustizia. «Abbiamo installato dodici telecamere di videosorveglianza, e in due dei punti sorvegliati abbiamo dei dispositivi dotati di un sistema di lettura e rilevazione delle targhe dei veicoli, entrambi collocati lungo la strada provinciale – ricorda il primo cittadino – Questi dispositivi che rilevano le targhe, oltre ad aver rallentato molto l’attività di questi malviventi, ci hanno aiutato in altre occasioni, consentendo ai Carabinieri di individuare i responsabili di alcuni reati, e auspico che possano rivelarsi utili anche stavolta. Il comando Carabinieri di Trecenta è sempre molto attento e attivo, peraltro i dispositivi rilevatori di targhe funzionanti sulla provinciale sono collegati sia con la stazione locale dell’Arma sia col comando di Polizia locale, per cui c’è un doppio controllo». 
Tutte le telecamere e l’operato degli addetti alla sicurezza, però, non bastano a restituire la tranquillità alla comunità se la legge non impedisce che chi si introduce in case e negozi possa tornare, magari, a colpire indisturbato in breve tempo.
«Il problema resta ed è pressante, nonostante l’inasprimento che c’è stato su alcuni reati cosiddetti “leggeri”, e vuol dire che il legislatore deve definire a livello normativo ulteriori inasprimenti – conclude Laruccia – In alcuni dei casi precedenti in paese è successo che chi è stato sorpreso e arrestato, anche in flagranza di reato, il giorno dopo fosse già fuori: ciò è impensabile. Abbiamo una popolazione con un indice di vecchiaia molto alto, è inconcepibile che le persone anziane, dopo una vita di lavoro, non possano sentirsi tranquille in casa, subendo oltre al danno anche il trauma psicologico». 
 
Ultimo aggiornamento: 08:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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