Il governo degli Stati Uniti ha ingannato i cittadini sulla situazione in Afghanistan per nascondere i fallimenti della guerra. A rivelarlo il Washington Post, che ha condotto un'inchiesta sulla base di oltre duemila pagine di documenti ottenuti grazie al Freedom Of Information Act.
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Secondo il quotidiano, i vertici dell'amministrazione Usa, da George W.
«Dalle testimonianze - scrive il Wp - emerge come era comune nei quartier generali militari a Kabul, ma anche alla Casa Bianca, alterare e manipolare le statistiche per far apparire che gli Usa stavano vincendo la guerra, mentre non era così»: «Queste carte - si spiega - assomigliano molto ai famosi Pentagon Papers sulla storia segreta della guerra del Vietnam». Tra i documenti esaminati anche alcuni memo inediti che risalgono al 2001-2006 dell'ex segretario alla difesa Donald Rumsfeld. «Non sapevamo quello che stavamo facendo», affermò in una delle interviste del rapporto l'ex zar della Casa Bianca per la guerra in Afghanistan, il generale Douglas Lute, che ha ricoperto quel ruolo con Gorge Bush e con Barack Obama.