Sempre più mistero sullo stupro, adesso la ragazza è scomparsa

Martedì 10 Dicembre 2019 di Marco Aldighieri
Sempre più mistero sullo stupro, adesso la ragazza è scomparsa
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TRIBANO - Non si fermano le indagini sul caso del profugo di Tribano, presunto stupratore di una ragazza di 22 anni della Repubblica Ceca. La Procura, attraverso il pubblico ministero Roberto Piccione titolare del fascicolo, ha ordinato l'incidente probatorio. Ma è sorto un problema: la giovane è scomparsa. La straniera ha fatto perdere le sue tracce e, da un primo riscontro, non sarebbe mai neppure andata in Francia per raggiungere un amico. Intanto i difensori di Peter Chiebuka nigeriano di 26 anni, gli avvocati Marco Cinetto e Stefano Corba, hanno presentato richiesta al magistrato e al Gip Mariella Fino di fare cadere nei riguardi del loro assistito sia la misura restrittiva dell'obbligo di firma ai carabinieri di Tribano tre volte alla settimana, e sia il divieto di avvicinamento alla presunta vittima.
 
LE PROVE
I due legali, dopo una serie di indagini, hanno raccolto prove sufficienti per fare scarcerare il richiedente asilo e smantellare punto per punto il capo d'imputazione. Le accuse di stupro, sequestro e rapina rimangono ancora in piedi, ma da quanto è emerso negli ultimi giorni il profugo sembra essere stato la vittima di una giovane affetta da disturbi della personalità. La ragazza, dai molteplici profili Facebook, il 26 novembre, giorno tra gli undici del presunto sequestro, ha postato una foto, un selfie, dove è immortalata distesa a letto con il giovane nigeriano: scatto accompagnato da una frase romantica in lingua inglese. Il giorno dopo, il 27 novembre, ha postato l'immagine del biglietto aereo per fare rientro a Praga. Per la difesa due prove essenziali, che dimostrerebbero come la ventiduenne non fosse in realtà sequestrata. Poi c'è il post del 14 settembre, sempre di quest'anno, dove la ceca si è scagliata contro la popolazione africana dopo una delusione d'amore per la fine di una relazione con un uomo di colore. Ma la difesa punta soprattutto, su un volantino diramato dalle autorità della Repubblica Ceca il sei di marzo dell'anno scorso. La polizia di Praga stava cercando la ragazza, scappata dall'istituto per disabili e affetta da disturbi mentali. E poi quell'indicazione per tentare di trovarla: Cerca la compagnia di uomini della comunità africana.
L'INCHIESTA
Gli inquirenti ora hanno il compito di rintracciare la giovane, anche se al momento ha fatto perdere le sue tracce. Forse potrebbe essere rientrata in patria, ma non sono escluse altre piste. È necessario trovarla per potere procedere all'incidente probatorio. Intanto la Procura sta analizzando il telefono cellulare della ragazza. I carabinieri vogliono appurare dove la ragazza si trovava dal 18 al 30 novembre: il periodo nel quale sarebbe stata segregata nell'abitazione dei profughi, gestita dalla cooperativa Edeco, in via Mazzini a Tribano. I militari nei giorni scorsi hanno sentito anche i vicini di casa degli africani, e nessuno ha raccontato di avere visto in quegli undici giorni la 22enne straniera. 
Marco Aldighieri

Ultimo aggiornamento: 14:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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