Ilva, allo studio sgravi al 100% per chi assume lavoratori dell'acciaieria

Domenica 8 Dicembre 2019
Ilva, allo studio sgravi al 100% per chi assume lavoratori dell'acciaieria
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Un fondo «straordinario» da 50 milioni per i lavoratori ex Ilva in amministrazione straordinaria. E incentivi rafforzati, con sgravi che arriverebbero al 100% per tre anni, per chi assume lavoratori in esubero del polo siderurgico. Sono alcune delle misure allo studio del governo per il Cantiere Taranto. Al momento è stato elaborato un pacchetto di una decina di misure, che vanno dal sostegno alla zona del Porto al potenziamento dei presidi sanitari. Si
starebbe valutando se inserire alcune norme in manovra o se portare tutto in un decreto ad hoc.

Il pacchetto, che raccoglie le istanze dei vari ministeri, sarebbe ancora in fase di valutazione tecnica e politica, e il governo sarebbe orientato a ricondurre tutti gli interventi in un unico decreto Taranto, più organico. Per gestire il problema degli esuberi, a partire dai lavoratori che già sono rimasti in carico alla gestione commissariale dell'ex Ilva, si stanno studiando diverse ipotesi, compresa quella di incentivare, con un bonus, chi dovesse accettare un nuovo lavoro lontano da Taranto.

Intanto, mentre si avvicina la scadenza del 20 dicembre, concessa dal Tribunale di Milano per l'udienza sul ricorso dei commissari per impedire il recesso dal contratto, il governo ribadisce che i 4.700 esuberi chiesta da ArcelorMittal per restare sono «inaccettabili». Per venire incontro a una ristrutturazione dell'azienda, il governo sta studiando un fondo «straordinario» da 50 milioni, da inserire in manovra o in un decreto ad hoc, per i lavoratori ex Ilva in amministrazione straordinaria. E incentivi rafforzati, con sgravi che arriverebbero al 100% per tre anni, per chi assume lavoratori in esubero del polo siderurgico. Ma, spiegano fonti di governo, una cosa è mettere in conto un tot di esuberi, un'altra è accettare la cifra di 4.700 lavoratori, indicata nei giorni scorsi dall'amministratore delegato Lucia Morselli e contro la quale i sindacati hanno annunciato sciopero per martedì. Nonostante l'altolà dei giorni scorsi del premier Giuseppe Conte, Mittal sembra comunque non avere intenzione di trattare sul numero degli esuberi e sulla richiesta di un intervento massiccio dello Stato. Gli esuberi e l'ipotesi di un intervento dello Stato in Am Investco, la società del gruppo franco-indiano che gestisce lo stabilimento di Taranto, saranno al centro del tavolo fraa governo e azienda che si riaprirà oggi al Mise.

Tornando al pacchetto allo studio del governo, tra le proposte compare l'annunciata creazione di un Polo universitario di Taranto per la sostenibilità ambientale e per la prevenzione delle malattie sul lavoro, con un finanziamento di 9 milioni l'anno per tre anni e la previsione di una laurea magistrale in medicina e chirurgia con sede a Taranto dall'anno accademico 2020-21. Si valuta anche l'istituzione di una Zona franca doganale, per incentivare il recupero delle potenzialità del porto di Taranto, oltre alla proroga dell'Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale fino al 2022, nella quale sono confluiti circa 530 lavoratori in esubero delle imprese per la movimentazione dei container.

L'esecutivo punta quindi ad accelerare il completamento delle infrastrutture nelle Zone economiche speciali che hanno subito rallentamenti per problemi di autorizzazioni o sequestri. Si guarda anche alla green mobility, con un piano per la «mobilità dolce» da realizzare lungo linee ferroviarie dismesse. Per supportare le tradizioni del territorio danneggiate dalle crisi siderurgica potrebbe arrivare infine un finanziamento ad hoc.
 

Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 14:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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