Pordenone. Autovelox: installati cinque velo ok /Dove sono Arriva la stangata per chi sgarra

Domenica 8 Dicembre 2019 di Alberto Comisso
Pordenone. Autovelox: installati cinque velo ok
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PORDENONE - Sulle strade di Pordenone si corre troppo. Da una settimana il Comune ha installato cinque velo ok (in via Mestre, Maestra vecchia, Villanova, Vallenoncello e Dogana) e altri sette saranno posizionati, il prossimo anno, su altrettante strade contrassegnate con il bollino rosso dalla polizia locale che, nei mesi scorsi, aveva effettuato uno studio che metteva insieme più fattori. Ma non basta: ci sono almeno altre dieci vie che dovrebbero essere costantemente monitorate (tra le quali via del Troi, Bellunello, Pirandello, Planton e Ungaresca) ma per due motivi in alcune di queste è quasi impossibile effettuare i controlli: per installare i velo ok non c'è sufficiente spazio sui marciapiedi, tale da consentire il passaggio di pedoni e disabili in carrozzina, e non ci sono posti sicuri dove i vigili si possono posizionare con il telelaser. È il caso, per esempio, di via del Troi dove le auto, nonostante il limite di 50 chilometri orari, continuano a sfrecciare a velocità sostenute: «Qui gli agenti si vedono pochissimo - allarga le braccia Diego Turchet, un residente -. Sono convinto che se si posizionassero con un dispositivo per il rilevamento della velocità, nel giro di qualche ora ci sarebbero decine di multe».
LE TELECAMEREL'assessore comunale Emanuele Loperfido prende nota e assicura: «Oltre agli altri velo ok che andremo a posizionare nel 2020 - puntualizza - è prossima l'installazione di una dozzina di telecamere ai varchi di ingresso della città che permettono di individuare e inserire in una lista nera le auto oggetto di attività investigative, verificare macchine rubate, non assicurate o senza revisione. E al contempo rilevare la velocità con la quale escono ed entrano in città». Una sorta di rete, una forma di protezione importante del traffico cittadino. In sostanza, un sistema di lettura e tracciabilità delle targhe collegato a livello nazionale alla Polizia di stato, naturalmente nel pieno rispetto delle normative sulla privacy e ai soli fini della sicurezza. «A una settimana dalla loro installazione sostiene Loperfido le colonnine arancioni a bordo strada hanno già sortito l'effetto che desideravamo: far rallentare i veicoli in transito e di questo i residenti ci stanno già ringraziando. Poi, ovviamente, quando la polizia locale andrà a sistemare all'interno (a rotazione) i dispositivi per il controllo della velocità, ad un'attività di prevenzione si aggiungerà anche quella di repressione nei confronti degli automobilisti che, noncuranti del pericolo, verranno sorpresi a correre oltre il limite consentito».
LE VIE A RISCHIODodici, come si diceva, i punti della viabilità contrassegnati con una x. Ai cinque dove già sono stati installati i velo ok, se ne aggiungono sette per i quali l'amministrazione Ciriani si sta attrezzando per posizionare i box arancioni: viale Martelli all'altezza del civico 49, viale Treviso (altezza civico 11), via Revedole (civico 56), via Montereale (civico 151), via Nuova di Corva (civico 27), via Roveredo (civico 51/A) e via San Daniele (civico 7). Verranno posizionati sulla base di uno studio globale che ha tenuto conto di alcuni fattori: incidentalità, intensità di traffico, segnalazioni ed esposti dei cittadini, riscontri provenienti dai servizi effettuati dalla polizia locale oppure da carabinieri e polizia. Proseguiranno anche i controlli sulla velocità da parte della polizia locale attraverso l'utilizzo del telelaser. In caso di infrazione il veicolo viene fermato e la violazione viene immediatamente contestata. Tra le diverse cause degli incidenti la velocità resta il fattore più rilevante per la sicurezza stradale. Non solo perché può essere causa esclusiva di incidente ma perché spesso vi concorre e, sempre, ne aggrava le conseguenze.
Alberto Comisso 
Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 09:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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