Mamma esasperata fa arrestare il figlio 19enne: «Mi ha rubato l'auto»

Venerdì 6 Dicembre 2019
Mamma esasperata fa arrestare il figlio 19enne: «Mi ha rubato l'auto»
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PORDENONE - Aveva nello zainetto 36 dosi di psicofarmaci, ma era convinto di aver acquistato eroina. A fermarlo martedì scorso sono stati i carabinieri di Azzano Decimo, dopo che la madre si era rivolta a loro denunciando l'ennesima fuga del figlio diciannovenne che le ha rubato l'auto. «Non ha la patente, gliel'hanno ritirata e ha preso la mia macchina senza autorizzazione. Fermatelo... Non ne posso più». Il grido disperato di una madre, e non era il primo, rimasta drammaticamente vedova da giovane che quel figlio lo ha cacciato di casa perché non studia, non lavora e frequenta compagnie pericolose.
 

E lei non sa più cosa fare, come prenderlo, come fargli cambiare strada, poiché quella che ha preso è senza uscita. La telefonata ai carabinieri suona come una richiesta di aiuto, nella speranza che una punizione esemplare possa fargli capire che nella vita c'è altro, oltre alle canne e a una vita da sbandato. Il ragazzo viene fermato davanti a casa, alla vista dei carabinieri tenta una fuga in mezzo ai campi. Ma viene bloccato e portato in caserma: durante la perquisizione nel suo zainetto vengono trovate le 36 dosi di eroina - a confermarlo è lui stesso - pronte per essere vendute. Non si tratta più di una fuga con l'auto della mamma, anche se la patente non ce l'ha più. Si tratta di spaccio di eroina. E certamente la mamma questo non lo sapeva. Il 19enne non la usa l'eroina. Fuma marijuana, ma non è schedato come tossicodipendente. La droga doveva venderla. D.F., queste le iniziali del ragazzo, probabilmente ha tentato di fare il salto di qualità, alla mercé di giri ben più grandi e organizzati, ma è caduto nella trappola perchè, come appreso ieri dopo gli accertamenti effettuati in laboratorio, quelle 36 dosi non sono di eroina, ma di benzodiazepine. Il pm Marco Faion ha chiesto e ottenuto dal gip Monica Biasutti la convalida dell'arresto ed è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Ma probabilmente, alla luce delle risultanze degli esami, la misura restrittiva sarà modificata 
LA STORIAIl diciannovenne ha alle spalle un trascorso pesante che fin da subito gli ha segnato la vita. La mamma, vedova, fatica a star dietro a quel figlio ribelle. I carabinieri lo conoscono per qualche spinello, delle piccole truffe. Il 23 ottobre prende la macchina del fratello, senza che lui lo sappia. I carabinieri lo ritrovano a Portogruaro e lo riportano a casa. Poi martedì a sparire è l'auto della mamma che chiama i carabinieri: gli uomini dell'Arma lo aspettano, nascosti, vicino a casa. Il diciannovenne arriva, loro si presentano e lui si mette a correre in mezzo ai campi. Ma per poco: poi la caserma, gli psicofarmaci acquistati e pagati credendo fosse eroina il carcere. Con la speranza della mamma che questo duro passaggio gli apra gli occhi. Ma con qualcuno vicino che lo aiuti ad aprirli.
Susanna Salvador
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Ultimo aggiornamento: 12:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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