Aeroporto Canova, bloccato il piano di sviluppo: «Danni per 150 milioni»

Venerdì 6 Dicembre 2019 di Paolo Calia
Aeroporto Canova, bloccato il piano di sviluppo: «Danni per 150 milioni»
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TREVISO Oltre 150 milioni di euro. A tanto ammonterebbero i danni provocati dal blocco del progetto di sviluppo dell'aeroporto Canova. Il sindaco Mario Conte sta preparando una lista delle conseguenze, dal suo punto di vista tragiche, legate al rifiuto da parte del ministro all'Ambiente Sergio Costa di firmare il via libera al masterplan da 54 milioni di euro redatto da Save. Costa ha rispedito tutto il pacchetto Canova all'esame della nuova commissione Via: in pratica ha azzerato quanto deciso fino a oggi riportando alla casella di partenza tutto l'iter burocratico. E Conte non ci sta. E la sua lista dei danni si aggiunge alle pesantissime bordate sparata dal governatore Luca Zaia, che ha accusato il ministro e tutto il Movimento 5 Stelle di voler bloccare ogni grande opera in rampa di lancio.
 
IL CONTEGGIO
«Sto facendo preparare un elenco dei danni molto dettagliato - sottolinea il sindaco - il blocco del piano di sviluppo dell'aeroporto avrà conseguenze in ogni settore. I danni si conteranno nel numero delle mancate assunzioni previste per portare a termine i lavori previsti con quei 54 milioni di euro; ma ci sono anche i danni provocati dalle mancate entrate legate al turismo e che andranno a toccare una miriade di realtà locali. Stiamo elencando tutto. E spedirò questa lista, dettagliata, al ministro per fargli capire le conseguenze del suo gesto che avrà ripercussioni anche nei mesi a venire».
I TEMPI
Ma quello che più preoccupa sono i tempi. Non è chiaro quando la nuova commissione Via prenderà in mano, nuovamente, il masterplan: «I tempi saranno inevitabilmente molto lunghi - annuncia il sindaco - a quanto risulta il 50% dei tecnici che andranno a comporre la nuova Via nazionale sarà incompatibile con il nuovo incarico per svariati motivi. Teoricamente il ministro potrebbe richiamare alcuni tecnici della Via appena scaduta, ma non vuole farlo. Quindi bisognerà procedere a nuove nomine. E questo provocherà inevitabilmente un'altra lunga attesa. Con tutte le relative, e immaginabili, conseguenze». Nel frattempo Ca' Sugana contiuna a duellare anche col Comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto, che ha definito il sindaco servo: «Certo - ribatte Conte - sono servo dei miei cittadini, del mio territorio e non del valore delle abitazioni dei componenti del Comitato. Ricordo poi che sia nella Via regionale che in quella nazionale sono state inserite, nelle prescrizioni, le campagna di monitoraggio ambientale proprio per la sicurezza della salute pubblica. E sono state inserire su richiesta dell'amministrazione comunale. Non si dica quindi che non ci siamo mai interessati di questo aspetto».
DA ROMA
A sostenere la posizione del sindaco arriva anche il senatrore del Carroccio Massimo Candura: «Il ministro Costa batta un colpo e spieghi i motivi per cui blocca, senza apparente motivo, lo sviluppo dell'aeroporto di Treviso. - attacca - aver richiesto un nuovo parere alle commissioni di valutazione ambientale, cosa non prevista dalla procedura, dopo averne già incassati due favorevoli al progetto, nasconde un intento dilatorio che sa di bocciatura dell'opera. Se il ministro non la vuole, anziché prendere in giro un'intera comunità, si assuma le sue responsabilità e lo dica chiaramente. Tenere bloccati 54 milioni di investimenti, impedendo che un intero quadrante come il Nord-Est si doti di uno scalo di dimensione adeguata alle esigenze del territorio, anche in vista dell'impegnativa sfida delle Olimpiadi invernali del 2026, significa non avere a cuore l'interesse dei cittadini e nessuna contezza dell'importante ricaduta economica che l'ammodernamento del Canova può produrre per Treviso e la sua provincia. Basta frenare il Paese, il Veneto. Se non sanno governare, che passino la mano e vadano a casa: non mancheranno a nessuno».
Paolo Calia
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