Ex assessore morto nell'auto sommersa: Angelo stroncato da un infarto Foto

Giovedì 5 Dicembre 2019
Ex assessore morto nell'auto sommersa: Angelo stroncato da un infarto

QUERO VAS - Non c'era acqua nei polmoni di Angelo Dalla Favera, l'80enne ex assessore comunale di Quero Vas che era scomparso dal 17 novembre scorso ed è stato ripescato nel pomeriggio di martedì all'interno della sua auto che si trovava in fondo al canale Brentella. Ad essergli fatale è stato con ogni probabilità un infarto.
 

 

Ma se sia stato il malore a provocare l'uscita di strada del piccolo Suzuki Jimny o se si sia tratto di un gesto volontario, e quindi ad essergli fatale possa essere stato l'impatto con l'acqua e lo spavento, appare difficile stabilirlo. Ciò che è certo è che per le forze dell'ordine è un caso chiuso dal momento che nulla ha lasciato margini per presupporre che ci sia una responsabilità di terze persone nell'accaduto. A quanto evidenziato dal medico incaricato vanno anche aggiunti i dubbi sulle modalità che lascerebbero pensare più ad un incidente che ad un gesto estremo. Intanto già nelle prossime ore il magistrato di turno potrebbe firmare il nulla osta, consentendo la sepoltura dell'uomo.

 
IL RITROVAMENTO
Erano stati i suoi amici della protezione civile, martedì, a fare la tragica scoperta e ad assistere alle operazioni del recupero del corpo senza vita. L'ottantenne era scomparso da quindici giorni. Un tempo infinito durante il quale la famiglia non ha mai smesso di cercarlo rivolgendosi anche alla trasmissione Chi l'ha visto. Con ogni probabilità l'auto si trovava nel corso d'acqua dalla notte in cui si è persa ogni traccia. 

LA SCOPERTA
L'auto era nel fiume al termine della stradina che c'è vicino alle sbarre della stazione di Fener, adiacente a via Nazionale ad Alano. Una sbarra che doveva essere aperta manualmente per consentire l'accesso di un'auto al canale. Ma nessuno è in grado di dire se Dalla Favera l'abbia trovata aperta. Lui, che era un volontario della protezione civile, potrebbe essersi avvicinato per sincerarsi dello stato del corso d'acqua. Ipotesi destinate a rimanere senza una risposta. Ciò che è certo è che Dalla Favera ha lasciato un vuoto enorme, non solo nella sua cerchia ristretta ma anche nella comunità a cui nel corso degli anni aveva dedicato impegno e passione. 

IL DRAMMA
«Quando ho visto le tracce di pneumatico, lunedì sera - ha spiegato in lacrime la figlia Monica - ho temuto che mio papà fosse lì sotto. È rimasto lì per 15 giorni».
Angelo era provato nell'ultimo periodo ma gli accertamenti al momento dicono una cosa precisa: Dalla Favera non è morto per annegamento. 

Ultimo aggiornamento: 14:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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