Non regge al dolore: se ne va un mese dopo la morte della figlia Vittoria

Martedì 3 Dicembre 2019 di Nicoletta Cozza
Non regge al dolore: se ne va un mese dopo la morte della figlia Vittoria
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BAGNOLI - Un mese. Solo un mese è sopravvissuta senza l'amata figlia, stroncata da un male che non perdona a 75 anni. In questi trenta giorni si è lasciata andare, ha deciso che non aveva più senso andare avanti, anche perche, cieca da tempo, ormai il mondo continuava a vederlo solo attraverso gli occhi della figlia. Quando quest'ultima è mancata, quindi, per l'anziana, 97enne ma perfettamente lucida, il buio della vita è stato insopportabile. Francesca Scapin venerdì ha raggiunto la sua Vittoria, deceduta il 26 ottobre scorso. «Due donni forti. La loro forza le illuminava, e illuminava le persone intorno. Una forza tranquilla, data dalla consapevolezza del loro posto nel mondo, dalla curiosità per le persone e per le cose e dalla loro innata capacità di amare. Perché la vera misura dell'amore è amare senza misura. Senza di loro il nostro mondo sarà povero di amore e di bellezza»: hanno voluto ricordarle così i parenti sul necrologio, sotto a una bellissima foto d'altri tempi in cui si vede Vittoria neonata in braccio alla mamma che la guarda con immensa tenerezza. La stessa che provava ancora fino a poco tempo fa quando la sentiva arrivare per leggerle un libro, raccontarle dei nipoti, o aggiornarla sulle questioni familiari. Ora saranno di nuovo insieme, e stavolta per sempre, perché stamane alle 11 nella chiesa di San Francesco verranno celebrati i funerali dell'anziana e poi il feretro verrà tumulato nella tomba di famiglia a Bagnoli, dove da un mese esatto già riposa la congiunta.
LA STORIAFrancesca Scapin era nata il 6 agosto del 1922 e Vittoria l'8 maggio 1944. «Adesso la nonna ha raggiunto mia madre - racconta la nipote Elena Corner - Nonostante avesse altri parenti e due persone che l'accudivano, la scomparsa della figlia è stata per lei un colpo insopportabile. Mamma andava cinque volte al giorno a farle compagnia. E quando è morta, nonna, allettata da tempo, ha capito che non aveva più speranze e ha deciso di raggiungerla». Vittoria Scapin, sposata con Carlo Corner, aveva affiancato il marito nell'azienda di abbagliamento di cui è titolare ed era diventata responsabile dell'ufficio stile. Abitava a Padova in via degli Obizzi, a poca distanza dalla madre Francesca Bolis, coniugata Scapin, che risiedeva in via del Santo. La loro famiglia, però, oltre che nel capoluogo, è molto conosciuta pure a Bagnoli, dove ha sempre avuto un forte legame con il territorio e dove c'è ancora la casa originaria: Vittoria era rimasta molto attaccata all'attività agricola avviata dagli avi, della quale ha voluto occuparsi fino a quando le forze glielo hanno consentito. «Nell'Ottocento - racconta ancora Elena - gli Scapin a Bagnoli erano ius patroni. Il patrimonio e la cultura di famiglia si sono tramandati di generazione in generazione e ancora adesso per i residenti rappresentano un legame con la tradizione».
 
Ultimo aggiornamento: 09:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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