Il livello dell'acqua continua a scendere, ma due ponti rimangono chiusi

Domenica 1 Dicembre 2019
Il livello dell'acqua continua a scendere, ma due ponti rimangono chiusi
ROVIGO - Con la registrazione del dato di 7,20 metri a Polesella, dove la piena ha sfiorato gli 8 metri nei giorni scorsi, si ritorna gradualmente alla normalità lungo il Po anche se l’emergenza cesserà del tutto domani alle 14. Questa l’ultima comunicazione della Protezione civile del Veneto che, visti i dati della piena, ha “ritirato” il terzo livello di guardia. L’onda di piena del Po sta ancora interessando le zone del Polesine e del Delta, ma il colmo è già transitato e attualmente i livelli sono in progressivo calo in tutte le sezioni venete del fiume, rientrate al di sotto del terzo livello di guardia. Il Centro funzionale decentrato della Protezione Civile del Veneto conferma l’allerta per moderata criticità idraulica fino alle 14 di lunedì esclusivamente per l’asta fluviale del Po ed il territorio dei comuni rivieraschi.   Con il termine di pericolosità idraulica si indica la possibilità che piogge molto forti o abbondanti, combinandosi con le particolari condizioni che caratterizzano un territorio, possano contribuire a provocare una frana o un’alluvione. In questo caso si parla di rischio idrogeologico o idraulico. Moderata criticità indica livelli idrometrici con superamento delle condizioni di piena ordinaria con coinvolgimento delle aree golenali e moderati fenomeni di erosione. Nella giornata di oggi, sono previste modeste precipitazioni che, secondo l’Arpav e la Protezione civile del Veneto, non influiranno sul transito della piena.
STA CALANDO
Stando ai dati, il livello del Po a Pontelagoscuro, si era già abbassato di circa 20 centimetri rispetto alla notte tra giovedì e venerdì, e sta scendendo ulteriormente con i livelli che sono progressivamente in discesa. Secondo gli esperti l’Adriatico sta recependo lentamente il flusso del fiume, perché il livello del mare si mantiene alto. In Polesine si stanno verificando alcuni ‘fontanazzi’ e fenomeni di filtrazione negli argini, tutti tenuti sotto controllo dalle attività di vigilanza in corso da parte di Arpav, Aipo e Protezione civile. L’Aipo, che effettua misure di portata con radar di superficie e correntometro doppler su barca, ha dichiarato con l’ultimo bollettino di ieri mattina la fine dell’allerta in quanto i livelli sono tornati al grado di “preallerta”. Per quanto riguarda le 5 attività in golena tra Occhiobello e Polesella, i sindaci stanno mettendo mano alle ordinanze valutando la ripresa della normale attività. Si tratta di una attività di segheria e ristoranti/locali che potranno presto tornare alla normalità
NEL DELTA
Nella giornata di ieri la piena era al di sotto del terzo livello di guardia attestandosi quindi su una criticità moderata di colore arancione, anche se secondo le previsioni di Aipo la decrescita si verificherà gradualmente nell‘arco delle prossime 24/36 ore, fino a tornare alla sua situazione ordinaria. Come spiega il sindaco di Porto Tolle: «È stato riaperto il ponte di Ca’ Venier che ci collega con Porto Viro con la Provincia che ha provveduto alla rimozione della segnaletica di chiusura. Rimangono però chiusi al traffico i ponti in barche che sono ancora aperti per fare in modo che rami e detriti vari possano passare meglio». Il primo cittadino sottolinea poi come: «Il flusso dell’acqua scorre bene verso il mare ed i livelli sono sotto controllo. Rimane comunque il divieto di interdizioni alle aree golenali per ragioni di sicurezza e resterà operativo il Coc, centro operativo comunale, fino alla cessata allerta con Aipo e Protezione civile attive a monitorare la situazione».
PIENA “LUNGA”
La piena è perdurata più del previsto nel Delta poiché l’Adriatico recepiva più lentamente delle previsioni ed il livello del mare si manteneva piuttosto alto portando con sé un appiattimento della piena ad un’altezza minore rispetto alle stime previste. Marea che però nella giornata di ieri è diminuita permettendo un graduale diminuzione del fiume. Per quanto riguarda le lagune la salinità nei giorni scorsi risultava essersi abbassata senza però, pare, aver riportato strascichi agli allevamenti di cozze e vongole già fortemente provati durante i fenomeni meteo-marini dello scorso 13 novembre che avevano distrutto le cavane nella Sacca di Scardovari e danneggiato numerosi impianti di mitili.
Ultimo aggiornamento: 09:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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