Il gup di Roma ha rinviato a giudizio il direttore artistico del teatro Eliseo, Luca Barbareschi, l'ex ragioniere generale dello Stato, Andrea Monorchio e una terza persona nell'ambito dell'indagine sui fondi da destinare al teatro.
«La cosa che stupisce è che la decisione del giudice non entra nel merito ma si basa sull'uso di intercettazioni nell'ambito di un altro processo e tra altre persone che non hanno nulla a spartire con Luca Barbareschi e il suo impegno per salvare il teatro Eliseo, che se è ancora aperto lo dobbiamo a lui». È quanto dichiara l'avvocato Paola Baldicci, difensore di Barbareschi, commentando la decisione del gup che ha rinviato a giudizio il suo assistito, l'ex ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio e una terza persona per la vicenda dei fondi destinati all'Eliseo.
«Traffico di influenze? Arrestatemi. Da 5 anni chiedo fondi per la cultura. Signor giudice che faccio? Oggi chiudo l'Eliseo e mando tutti a casa?», commenta Barbareschi. E ancora: «L'Eliseo non funziona senza soldi, altrimenti sarei un premio Nobel - si sfoga il direttore artistico - Non ho corrotto nessuno, ci ho rimesso finora solo tanti soldi. Mi sono affidato a un lobbista per sollecitare una legge sulla cultura in Parlamento, è reato? Questo non è un paese normale, è un paese finito, me ne voglio andare».