La foto di quel baciamano a Ilaria Cucchi, subito dopo la lettura della sentenza di condanna a 12 anni inflitta ai due carabinieri accusati del pestaggio, ha fatto il giro dei media. «Mi sono sentito di farlo e l'ho fatto», dice oggi il carabiniere autore del gesto.
Ilaria Cucchi: «Mio fratello non è morto per la droga, valutiamo querela a Salvini»
«È stato un gesto spontaneo -si schermisce - Non si è trattato affatto di esibizionismo. Il nostro ruolo è quello di farci da parte e non stare sotto i riflettori. Io e i miei colleghi conosciamo la famiglia Cucchi da tempo, lavorando qui da anni nelle aule del tribunale».
«Non mi aspettavo tutto questo clamore», aggiunge il militare dell'Arma, oggi regolarmente in servizio nella cittadella giudiziaria di piazzale Clodio mentre ieri era nell'aula bunker di Rebibbia dove si è celebrato il processo che ha portato alla condanna di due carabinieri per omicidio preterintenzionale. «Non voglio e non posso dire altro», conclude.
Il gesto di ieri è stato considerato come un atto di «galanteria» nei confronti di una signora. «Finalmente dopo 10 anni è stata fatta giustizia» aveva detto il militare dell'Arma ai giornalisti che gli chiedevano le ragioni del gesto.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".