Operai fantasma, l'agriturismo dell'ex assessore chiuso per due mesi

Venerdì 15 Novembre 2019
Operai fantasma, l'agriturismo dell'ex assessore chiuso per due mesi
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PASIANO - L'attività dell'agriturismo La Quercia, un'antica casa colonica che si trova in via Scotti, è stata sospesa per 60 giorni. Il provvedimento cautelare disposto dal questore Marco Odorisio è stato notificato ieri pomeriggio al titolare Andrea Brisotto, ex assessore di Pasiano.
La Questura fa riferimento a violazioni in materia di «sicurezza pubblica, incolumità fisica delle persone, assenza di condizioni igienico-sanitarie, oltre che ragioni di evasione fiscale», riferite a pagamenti in contanti e senza ricevute. A far scattare la sospensione è stato un controllo effettuato dal personale dell'Amministrativa il 12 novembre: i nominativi degli ospiti presenti da oltre una settimana non erano ancora stati trasmessi alla Banca Dati della Polizia di Stato alloggiati web. La Polizia ha anche accertato la non idoneità della struttura, a partire dal 2013, per carenze igienico-sanitarie. «Di fatto - spiega il questore Marco Odorisio - si sono verificate gravi mancanze per quanto concerne la pubblica sicurezza, dovute alle omesse comunicazioni degli alloggiati, alcuni dei quali, tra l'altro, collocati su brandine nelle rimesse agricole con seri rischi per l'incolumità fisica degli stessi, costretti a dormire in ambienti privi di ogni requisito di vivibilità».
La Quercia è un agriturismo che compare anche su siti specializzati come Booking.com o Tripadvisor. In questo periodo ospita soprattutto trasfertisti che lavorano nelle aziende della zona. Ieri i cinque operai presenti nella struttura hanno dovuto trovarsi un'altra sistemazione. Brisotto è convinto di essere vittima di una ritorsione. «Davo alloggio a un operaio napoletano che si prendeva troppe libertà - spiega - Non pagava l'affitto e l'ho allontanato. Mi disse tengo famiglia, fammi almeno dormire nella brandina che hai nella rimessa dei trattori». Per due notti l'operaio ha dormito nella rimessa. «Poi io ho chiuso e gli ho messo la valigia sul cancello - spiega Brisotto - Lui ha cercato di entrare, ho dovuto chiamare i carabinieri».
Brisotto spiega anche di aver sempre comunicato la lista degli alloggiati. «Non ho dimestichezza con internet - afferma - Vado personalmente in Questura e porto le schede. L'ultima volta è stato il 6 novembre. Non voglio frodare nessuno». La Questura evidenzia che anche il Comune di Pasiano e l'Azienda sanitaria avevano preso provvedimenti perchè alcuni alloggiati avevano contratto infezioni cutanee da acari del legno e l'attività sarebbe proseguita nonostante i divieti. «A me non è mai stato notificato alcun provvedimento di chiusura nè dal Comune nè dall'Ass - afferma il 65enne di Pasiano - Cinque o sei anni fa ospitai un gruppo di disabili. Dissero di aver avuto problemi con gli acari, ho fatto i trattamenti per due anni, l'Azienda sanitaria sa anche quale prodotto ho utilizzato». Brisotto si è affidato all'avvocato Paolo Luisa Vissat, che sta valutando un ricorso al Tar per ottenere la sospensiva del provvedimento.
Cristina Antonutti
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Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 14:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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