Venezia allagata. Il picco di marea si "ferma" a 154 cm, chiusa Piazza San Marco.

Venerdì 15 Novembre 2019 di Redazione Online
Il picco di marea si "ferma" a 154 cm, chiusa Piazza San Marco
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VENEZIA Dopo la tremenda nottata fra lunedì e martedì, anche stamane, 15 novembre, Venezia è stata allagata per oltre il 70% del territorio. La stima di acqua alta era  stata rivista al rialzo dai 150 centimetri precedenti a 160 cm sul medio mare, alle 11.20 a causa dei venti di scirocco.

Gli eventi mareali di questi giorni hanno tristemente abbattuto diversi record: prima volta nella storia dal 1872 che si presentano 2 eventi mareali superiori a 150cm nello stesso anno, ancor di più nella stessa settimana. Prima volta nella storia dal 1872 che si presentano 3 eventi mareali superiori a 140cm nello stesso anno, ancor di più nella stessa settimana. Seconda volta nella storia, con il 29 ottobre 2018, che si presentano 2 eventi mareali superiori a 140cm nell'arco di 24 ore.

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LA GIORNATA
Le prime sirene hanno suonato alle 6.50 di stamani, alle 8.30 il livello di marea era già di 115 centimetri, con piazza San Marco già abbondantemente allagata. Alle 9 la marea ha toccato i 120 cm.

ORE 9.30 Il sindaco Luigi Brugnaro alle 9.30, vista l'evoluzione della marea, ha disposto la chiusura di piazza San Marco. Alle 9.45   fermata Murano Venier sospesa, le linee 4.1, 4.2 e 3  limitate a Museo, la linea 17 ferry boat per il Lido non imbarca mezzi pesanti. Il servizio di trasporto pubblico di linea viene sospeso. Attivi solamente i collegamenti con le isole dagli impianti rimasti accessibili.

ORE 10: il livello era di 144 cm: il 70% della città è sott'acqua. Alle 10.30 è salito a 147 cm. Quindi alle 10.45 il livello ha toccato il metro e mezzo: 150 cm.

ORE  11: il vento cala leggermente. Alle 11.10 quota 152 cm. E alle 11.20 la marea si ferma a 154, soli 6 cm sotto la previsione.

Quindi la marea ha iniziato a calare con il minimo che è previsto alle 18 (intorno ai 50-60 cm). Alle 12.30 comunque era ancora a 149 cm sotto una pioggia incessante. A causa della marea anche i vaporetti sono costretti a variazioni di percorso.

IL PUNTO E LE PREVISIONI PER LA SERA E I PROSSIMI GIORNI
Il Centro Previsioni e Segnalazioni Maree della Protezione Civile – Direzione Polizia locale del Comune di Venezia segnala che venerdì 15 novembre la marea ha raggiunto un massimo di 154cm alle ore 11.35 a Punta della Salute Canal Grande. Questo valore comporta un allagamento della superficie viaria cittadina pari a circa il 73% del suolo calpestabile. Per la notte di oggi il Centro prevede un massimo di 105/110cm alle ore 01:00, e 120cm per le 12 di domani sabato 16 novembre.

 Per domenica la situazione meteorologica, come afferma il Centro Meteo dell’ARPA Veneto, è ancora incerta: “Sabato, dopo una breve pausa al mattino, una nuova saccatura determinerà un nuovo peggioramento al pomeriggio/sera, che si protrarrà per buona parte di domenica; l'entità in termini precipitativi e di intensità della nuova avvezione sciroccale prevista resta ad oggi incerta”.

COME TENERSI INFORMATI
Collegandosi al sito del Comune di Venezia www.comune.venezia.it/maree
Seguendo i profili Social del Comune di Venezia / del Centro Maree
Consultando  la segreteria telefonica al numero 041 2411996
Registrandosi al servizio gratuito Sms (dal sito del Comune di Venezia, www.comune.venezia.it, seguendo il percorso: Servizi online / Notifiche Centro Maree / Iscriviti ai servizi di notifica del Centro Maree)

COMMISSARIO
« Il sindaco Luigi Brugnaro è stato nominato commissario per l'emergenza e con lui ho fatto un sopralluogo a Venezia. La situazione è complessa, ma lo Stato c'è e il Governo è pronto a fare tutto ciò che è necessario per proteggere questa preziosa» ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà.


FAKE NEWS 
Il Comune di Venezia mette in guardia da messaggi diventati virali sui social network su presunte previsioni allarmistiche di picchi di marea per le prossime ore. «Si tratta di contenuti completamente privi di fondamento - avverte una nota del Comune - e si invita la cittadinanza a informarsi solo attraverso canali ufficiali». «L'amministrazione monitorerà l'esistenza di eventuali messaggi fake  valutando anche la possibilità di procedere con denunce all'Autorità giudiziaria per procurato allarme».

D'INCÀ A CHIOGGIA, A BREVE RISARCIMENTI
«Sotto ai portici di Chioggia, con il sindaco Alessandro Ferro, ho incontrato tante persone e ascoltato le tante necessità dei cittadini colpiti dal maltempo. Ho sentito il capo della Protezione Civile che mi ha assicurato che i risarcimenti arriveranno in tempi brevi». Così il ministro per i Rapporti con il parlamento, Federico D'Incà, su Twitter.

A VENEZIAQ CI SONO 60-70 CHIESE FINITE SOTT'ACQUA
Non solo San Marco, la Chiesa d'oro come la chiamano i veneziani, che da giorni campeggia sui media di tutto il mondo con le immagini dei suoi fastosi interni stuprati dall'acqua e dalla melma della Laguna, icona drammatica del disastro. A Venezia, racconta la soprintendente Emanuela Carpani, «ci sono almeno 60-70 chiese su un totale di 120 che sono andate sott'acqua», come la Basilica, senza contare i danni ai musei pubblici, dalle Gallerie dell'Accademia a Ca' d'Oro, da Palazzo Ducale a Palazzo Reale o le Prigioni, dove la marea eccezionale ha mandato in tilt impianti elettrici e idraulici o allagato i piani più bassi, le caffetterie, i bookshop, o danneggiato le coperture. E non solo. Il disastro tocca anche le isole, sottolinea Carpano, che questa mattina ha incontrato il ministro Franceschini dopo la sua visita a San Marco allagata e la drammatica passeggiata nelle calli tra la devastazione dei locali e dei commerci. Hanno sofferto in particolare Torcello e Murano, e poi pure il litorale, Chioggia e Jesolo.

PER OGNI CHIESA COLPITA DANNI DA 70MILA EURO
«Per la Basilica di Torcello e per la Chiesa di San Donato a Murano è stato necessario l'intervento della Protezione civile per la messa in sicurezza di alcune parti». Tant'è, «impossibile per ora quantificare economicamente i danni», spiega la soprintendente, bisogna per forza aspettare che la situazione si calmi. Alcune considerazioni iniziali indicano una necessità di 60-70 mila euro per ogni chiesa colpita, solo per i primissimi interventi.

Mentre la soprintendenza ha immaginato un preventivo di un milione di euro per i danni che hanno colpito gli edifici di sua pertinenza. «Ma si tratta di cifre assolutamente premature che potrebbero essere smentite fra qualche giorno», si accalora la soprintendente. Intanto però si incassa la solidarietà del ministro, venuto a toccare con mano la consistenza del dramma. «Girando a piedi con il sindaco e poi nella Basilica con il Patriarca ha potuto rendersi conto di persona della situazione». Alla fine, riferisce Carpano, Franceschini ha assicurato il suo impegno per garantire risorse dalla programmazione straordinaria del Mibact. «E ci ha garantito un sostegno strutturale con un interpello ad hoc per convogliare in laguna tutto il personale tecnico che sarà necessario». Colpiti dalla nuova piena di questa mattina, i musei fanno l'impossibile per non gettare la spugna e continuare ad accogliere i turisti. «Il direttore delle Gallerie dell'Accademia ci ha detto che farà di tutto per rimanere aperto. Ma gli istituti che fanno capo al Polo Museale hanno più difficoltà perché non hanno personale a sufficienza per garantire la sicurezza dei visitatori». Si incrociano le dita e si lavora guardando al meteo. L'emergenza, purtroppo, non è ancora finita.
 
 




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Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 00:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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