Il cane abbaia? Multa di 200 euro ogni volta che disturba i condomini

Martedì 12 Novembre 2019 di Michelangelo Cecchetto
Tanina Di Giacomo con Molli
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SAN MARTINO DI LUPARI - Il pagamento di 200 euro ogni volta che il cane disturba i condomini con i suoi lamenti o abbaiando. Questo quanto è stato messo ai voti durante un'assemblea di condominio a San Martino di Lupari. La proposta avanzata dall'amministratore condominiale non è passata, 4 su 10 i voti favorevoli, ma è stata la classica "goccia che ha fatto traboccare il vaso", relativamente ad una serie di tensioni tra alcuni dei residenti dell'edificio dove abitano dieci famiglie. Capita spesso che tra vicini, siano di casa o di condominio, ci siano degli attriti. Mai però ad arrivare a tanto. In questo caso la vicenda riguarda una signora, Tanina Di Giacomo, 57 anni, che vive da sola ed è impiegata in una struttura pubblica. Abita al piano terreno, ha un piccolo giardino, e a farle compagnia, anche da sostegno morale dopo un periodo di salute non ottimale, un simpatico meticcio di media  taglia, Molli. Succede che l'amministratore riceve le lamentele di alcuni condomini a causa degli insistenti lamenti del cane quando la signora è al lavoro. Si aggiunge anche l'abbaiare quando qualcuno giunge nelle vicinanze del giardinetto della signora. Signora secondo la quale il suo cane certo abbaia e talvolta può anche lamentarsi, ma assolutamente non in modo ossessivo o tale da rendere la vita invivibile. "Ho fatto frequentare al mio cane come mi era stato chiesto dall'amministratore - spiega la donna - nove giorni di corso da un educatore cinofilo il quale mi ha riferito che l'animale non aveva nessuna criticità, anzi, era perfettamente adatto all'ambiente condominiale. Ho anche subito spostato una casetta in legno che ho in giardino, avendola messa troppo vicina al confine. Non ero a conoscenza - riconosce la signora - del regolamento comunale. E' stata un'altra delle ingiunzioni. Sottolineo poi che il regolamento condominiale non vieta la presenza di animali in casa. Vivo da sola, e oltre ad amare gli animali, per me il cane è veramente di conforto, ma soprattutto, terapeutico dopo ciò che ho avuto". La signora però mai si sarebbe aspettata quello che all'assemblea condominiale l'amministratore ha messo ai voti: la sanzione pecuniaria ogni qual volta il cane disturba. Non è stata accolta, ma sempre secondo un altro adagio, "quando è troppo è troppo", si è rivolta ad un avvocato di Padova che ha inviato una diffida all'amministratore avanzando poi una richiesta di risarcimento danni quantificata in 5 mila euro. Il legale ha nuovamente chiesto copia del verbale che, nonostante siano trascorsi quattro mesi dall'assemblea, non è ancora stato prodotto. "Intimo la cessazione - si legge nella diffida - di ogni iniziativa volta a limitare o comunque ledere il suo diritto al possesso di un animale d'affezione".
Michelangelo Cecchetto
Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 21:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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