Team di psicologi del turismo per attirare i vacanzieri

Domenica 10 Novembre 2019
Team di psicologi del turismo per attirare i vacanzieri
2
Un marito che sbaglia a prenotare la vacanza è un marito nei guai. I dati degli esperti dicono che il 70% dei viaggi viene prenotato da donne ed è considerato a pieno titolo tra gli acquisti d'impulso. Per diventare competitivi nel campo del turismo è quindi fondamentale dotarsi di figure specifiche: gli psicologi del turismo.
Si sceglie una meta in base a cosa si può fare e non in base a quello che si può vedere. Si può vivere in un posto meraviglioso ma il turista ricorderà di aver fatto il formaggio in una malga, forse più di un tramonto mozzafiato. Proprio per questa ragione le dinamiche che portano a fare click, decidendo dove trascorrere un periodo di svago, devono essere scandagliate in profondità se non si vogliono perdere opportunità. Se, in altri termini, non si vuole rinunciare ad un possibile flusso turistico. La scelta di una destinazione avviene in un battito di ciglia. Il tempo di pigiare il tasto compra nel telefonino direttamente dal divano. Belluno vuole farsi trovare pronta. Venerdì a Villa Pat il primo incontro su turismo e sport: Psicologia come nuova strategia per lo sviluppo del territorio. Cortina on the road.
SI GUARDA AL FUTURO
Scandagliato gli aspetti strettamente legati alla psicologia del turismo, al viaggio inteso come gioco. Un'integrazione quella tra turismo e grandi eventi che può rivelarsi determinante nel futuro di questa provincia con due appuntamenti segnati nei prossimi calendari: Mondiali e Olimpiadi. «Proprio nell'avvicinamento a questi grandi eventi - spiega Francesca De Biasi, psicologa e presidente del fondo Welfare della Provincia - ci sarà bisogno di aumentare il livello di collaborazione con gli psicologi. Nel marketing già hanno un ruolo importante, per questa ragione abbiamo pensato a un primo appuntamento ma ce ne saranno altri». Insomma chi studia la mente può diventare una risorsa importante per un mercato turistico che sta crescendo e che ha margini ancora molto rilevanti prima di arrivare alla maturità. Basta guardare i numeri di quanti arrivano dall'estero per vivere le Dolomiti. «Ci siamo soffermati sul turismo esperienziale - ha spiegato Giuliano Vantaggi della Dmo - su cosa fa il turista per arrivare in una destinazione, di solito non si parla quasi mai di come il turista scelga il prodotto».
LO STUDIO
Cambiando l'ottica diventa dunque importante capire cosa spinga il turista a scegliere una meta o un'altra. «Ad essere diventata centrale è l'esperienza. Non si va più in un posto ma si va a fare qualcosa, in un mercato globalizzato - prosegue Vantaggi - ci si preoccupa non se un posto è bello ma se l'aria è buona. Seguendo un blog tour di una donna proveniente dalla Cina questa è stata una delle domande che le hanno rivolto: l'aria è buona? ecco è a questo che dobbiamo guardare».
I NUMERI
Nel 2014 i turisti stranieri rappresentavano il 19 per cento del totale in provincia di Belluno, nel 2018 sono stati il 41 per cento e nel giro di pochissimo arriveranno al 50. «Molto lavoro è stato fatto in termini di marketing. Dolomiti the mountain of Venice, (lo slogan che fece infuriare i trentini ndr) sta funzionando molto bene, in linea con le aspettative». E i numeri dicono che Belluno ha margini di crescita enormi prima di arrivare al 2021: «Noi abbiamo 4 milioni di pernottamenti all'anno, l'Alto Adige supera quota 30, il rischio saturazione è distante». Conclude Vantaggi.
Andrea Zambenedetti
Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 11:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci