Manovra parte da luglio: evasori, pos e superbonus

Martedì 22 Ottobre 2019
Evasori, pos e superbonus: la manovra parte da luglio, tutte le novità

Il piano Italia Cashless, cuore della prima manovra giallorossa, parte da luglio. Dopo una settimana di liti e vertici il governo trova l'intesa di massima su decreto fiscale e manovra, e si prende sei mesi per mettere a punto il pacchetto di incentivi e sanzioni sull'uso di carte e bancomat da abbinare al piano anti-evasori, dalla stretta su frodi e false compensazioni al carcere per i grandi evasori. Il decreto fiscale, in sostanza, è chiuso, e l'obiettivo è mandarlo al vaglio del Quirinale per vederlo pubblicato in Gazzetta ufficiale già il 24 ottobre. Mentre per la legge di Bilancio servirà ancora qualche giorno di riflessione, perché tante sono le partite aperte. In cima quella sulla revisione della flat tax per le partite Iva fino a 65mila euro. Sui paletti al regime forfettario si tratta ancora: tutti d'accordo, infatti, sul divieto di cumulo, cioè sul bloccare l'accesso al regime agevolato per chi ha già altri redditi per almeno 30mila euro. Ma il M5s preme per rivedere il tetto di 20mila euro per gli investimenti che fa saltare il forfait.

Conte blinda la manovra: «Fondi da spread». Lettera Ue soft

Dovrebbe restare, invece, la sugar tax, l'imposta sulle bevande con zuccheri aggiunti, ma si cercano i 200 milioni di coperture necessari per soprassedere. «Nella discussione parlamentare tutto è migliorabile», dice il viceministro all'Economia Antonio Misiani, tendendo la mano a Italia Viva che preme per eliminare il balzello. Più difficile che si possa far saltare la plastic tax, che vale 1 miliardo. I renziani rivendicano anche di avere ottenuto un alleggerimento della stretta anti-evasione sugli appalti, sulla quale i costruttori hanno annunciato barricate. Anche il superbonus, caro al premier Giuseppe Conte, sarà dettagliato in manovra: nell'elenco delle spese tracciabili da premiare con un ritorno tra i 300 e i 500 euro, entrerebbero parrucchieri ed estetista, ma anche officine ed elettrauto, elettricisti e idraulici e i ristoranti.

Ma l'obiettivo, spiegano a Palazzo Chigi, è di ampliare il più possibile la lista, includendo, ad esempio, anche medici e dentisti. In ogni caso servirà tempo per mettere a punto la piattaforma che incrocerà i dati in arrivo dai circuiti dei pagamenti elettronici. Il meccanismo del superbonus, infatti, dovrebbe funzionare come un vero e proprio cashback, che gli stessi operatori potrebbero accreditare direttamente sulle carte. Con il circuito dei pagamenti elettronici l'esecutivo ha aperta anche la partita delle commissioni: l'obiettivo è abbatterle fino ad azzerarle per i piccoli e piccolissimi acquisti e, se possibile, di venire incontro ai commercianti con un credito sul modello dei benzinai. Anche le multe per chi rifiuta il Pos, comunque, così come la riduzione del tetto al contante, scatteranno da metà anno. Mentre scatterà appena convertito il decreto fiscale l'inasprimento delle pene per i grandi evasori, con la soglia dei 100mila euro di imposte evase che farà scattare l'aggravante e il carcere fino a 8 anni.

Oltre al capitolo fiscale cominciano a delinearsi anche le proposte dei ministeri per la manovra: dal piano famiglia, con il congedo per i papà a 7 giorni e il rafforzamento del bonus bebè, e 150 milioni (su 600) destinati alla riduzione delle rette degli asili nido, a quello per la P.a.

green, con il parco auto che diventerà ibrido o elettrico almeno per il 50%. In più si dovrebbero sostituire le impronte con le telecamere per beccare gli assenteisti. E se sul fronte casa tutti assicurano un impegno per confermare la cedolare secca sugli affitti concordati al 10%, anziché farla salire al 12,5%, sul fronte abitazioni lancia una proposta il presidente della commissione Bilancio del Senato, Daniele Pesco: un fondo ad hoc per chi ha avuto la casa pignorata, per consentire di riprenderla prima in affitto e poi di ricomprarla.

© RIPRODUZIONE RISERVATA