Allerta acqua alta, il livello del mare salito di 35 cm in 150 anni

Martedì 22 Ottobre 2019
Allerta acqua alta, il livello del mare salito di 35 cm in 150 anni
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Venezia si abbassa lentamente, in modo costante ogni anno perde un millimetro a causa del cedimento del suolo e altrettanto per l'innalzamento del mare. Fenomeno che si aggrava a causa dei cambiamenti climatici: il livello medio del mare nella città lagunare ha ormai raggiunto +35 cm rispetto allo zero di Punta Salute stabilito nel 1870, comportando un significativo aumento degli eventi mareali e quindi facendo anche risaltare le conseguenze dei cosiddetti fenomeni anomali con effetti dirompenti sulla città. E il futuro non è certo roseo: tra 50 anni la marea crescerà di altri 35 centimetri e l'acqua alta, se non si corre velocemente ai ripari, sarà un evento quotidiano: situazioni atipiche, come l'alta marea di 100 cm dello scorso luglio, ormai non più così rare, possono creare serie problematiche. Basta ormai un piccolo evento meteorologico per trasformare un evento mareale di pochissima importanza in un evento mareale con impatto notevole. Per questo motivo la Giunta comunale ha adottato un nuovo Piano integrato degli interventi in caso di alta e bassa marea, che ha l'obiettivo di definire le procedure che vengono messe in atto a Venezia in funzione del livello della marea previsto e/o raggiunto.
AUMENTANO I RISCHI
Ieri il nuovo piano è stato illustrato a Ca' Farsetti dal responsabile operativo del Centro Maree Alvise Papa, alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro. «Il livello medio di +35 cm raggiunto aumenta la possibilità di eventi mareali particolarmente intensi ha affermato Papa -. Si pensi che quest'anno avremo una marea astronomica di 86 cm; con valori di questa entità, basta un soffio di vento per presentarci maree di una certa importanza. Dagli anni 90 i casi di marea superiore a 110 cm sono raddoppiati. Questo comporta per esempio una modificazione dell'andamento stagionale dell'evento mareale. Nel decennio 90-2000, nei mesi estivi si verificavano mediamente circa 9 eventi mareali superiori a 80cm, nel decennio successivo erano circa 17, dal 2010 ad oggi sono saliti a 25. L'aumento del livello medio porta anche un'altra conseguenza: la sempre maggiore presenza di eventi mareali atipici, di quegli eventi cioè che non seguono le regole del gioco e colgono di sorpresa persino i modelli matematici più sofisticati». Ogni anno l'elenco rei record si allunga: il valore estivo più alto, la permanenza sopra i 120cm più lunga della storia (il 29 ottobre dell'anno scorso a pari merito con il 66). «Si pensi anche afferma Papa - che proprio il 29 ottobre dell'anno scorso il vento fosse arrivato 6 ore prima, la marea avrebbe raggiunto i 216 cm e non i 156 come invece è successo. Ci sarebbe stata un'altra alluvione come nel 1966».
LE NUOVE REGOLE
Il nuovo piano integrato coinvolge e coordina tutti coloro che erogano servizi di pubblico soccorso pubblica sicurezza, gestione delle emergenze, trasporti pubblici, gestione del bene pubblico, musei civici, pubblica istruzione, per un totale di circa 30 soggetti. Proprio il 29 ottobre dello scorso anno il capillare coordinamento tra tutte queste realtà ha permesso una drastica riduzione del danno che avrebbe potuto apportare. Il nuovo strumento definisce anche i compiti del Centro Maree e i riferimenti altimetrici ufficiali rispetto ai quali sono misurati i livelli osservati e previsti. Vengono predisposti un elenco e la definizione delle stazioni di riferimento e le soglie di marea, così come viene introdotto il concetto di incertezza previsionale (normalmente l'errore è al massimo di 8 cm) e aggiornato l'elenco degli strumenti di comunicazione (fermo al 2002) autorizzando l'utilizzo di qualsiasi strumento. Tra le novità l'introduzione della comunicazione via Telegram per ottenere gli avvisi e le informazioni del Centro maree. Vengono inoltre date prescrizioni organizzative e di comunicazione in caso di fenomeni mareali anomali: Il CPSM potrà utilizzare ogni canale di avviso a disposizione per segnalare lo scostamento dell'andamento mareale da quanto precedentemente comunicato.
Daniela Ghio
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 13:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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