Manovra, slittano stretta su contante e Pos: cosa cambia

Martedì 22 Ottobre 2019 di Luca Cifoni
Manovra, slittano stretta su contante e Pos: cosa cambia
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Slittano al primo luglio sia il muovo tetto a 2 mila euro sull'utilizzo del contante sia le sanzioni per commercianti ed esercenti che rifiutano i pagamenti elettronici. Con questo compromesso la maggioranza ha risolto uno dei nodi del decreto fiscale. Quanto alla flat tax per le partite Iva, la determinazione forfettaria dei redditi potrebbe restare per chi ha ricavi fino a 65 mila euro, ma con una serie di paletti finalizzati a scoraggiare comportamenti opportunistici. 

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Sul punto però non c'è ancora una soluzione definitiva, così come restano in sospeso altre norme destinate a essere inserite nel disegno di legge di Bilancio, che verosimilmente quindi vedrà la luce solo tra qualche giorno (la scadenza teorica per l'invio alle Camere era fissata al 20 ottobre). Intanto dovrebbe andare in Gazzetta ufficiale il decreto fiscale, dai cui saldi finanziari dipende l'impianto della manovra complessiva.
 


Agli incontri di ieri sera ha partecipato anche il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri a cui naturalmente è toccato il compito di ricordare che i numeri della manovra non possono cambiare, tanto più che nelle stesse ore il governo è chiamato a fornire chiarimenti alla commissione europea, pur se in un contesto certamente meno conflittuale di quello dell'anno scorso. Da questo punto di vista alcune misure sono meno problematiche di altre, anche se possono porre problemi politici. Ad esempio la sanzione di 30 euro (più il 4% del valore della transazione) per gli esercenti e i professionisti che non accettano pagamenti elettronici non comporta particolari effetti finanziari secondo la relazione tecnica del decreto.

Su questo aspetto però è stata scelta la strada del rinvio di sei mesi, arco di tempo nel quale dovrebbe essere raggiunto l'accordo con il sistema bancario per la riduzione delle commissioni. Anche il tetto per l'utilizzo del contante, attualmente posto a 3 mila euro, dovrebbe scendere a 2 mila dal prossimo primo luglio (invece che da gennaio) per poi calare ancora a quota 1.000 dal 2022. Il superbonus arriverà a gennaio 2021 e premierà le spese effettuate con carte e bancomat a partire da luglio 2020. È questo, secondo quanto spiegano fonti di Palazzo Chigi, lo schema allo studio per introdurre il meccanismo di cashback per chi fa acquisti tracciabili in settori ad alto rischio evasione.

L'ARTICOLO
Intanto l'ultima bozza del decreto legge, che porta la data di ieri, contiene già alcune piccole novità. É scomparso l'articolo dedicato alla web tax, la nuova imposta sui ricavi delle aziende digitali, che avrebbe dovuto garantire 750 milioni di gettito. Fonti del ministero dell'Economia hanno comunque fatto sapere che la misura verrà semplicemente trasferita nell'altro provvedimento, il disegno di legge di Bilancio. Per la verità la web tax era già prevista dalla manovra dello scorso anno ma non è mai entrata in vigore in attesa di un apposito decreto ministeriale. Decreto la cui necessità viene ora superata proprio con il nuovo passaggio attraverso la sessione di bilancio.

LO STANZIAMENTO
Ci sono poi due altre correzioni. La prima è una nuova voce di spesa a beneficio del settore dell'agricoltura. Si tratta in particolare di uno stanziamento di 30 milioni di euro da destinare a contributi a fondo perduto fino al 35% della spesa e mutui a tasso zero fino al 60% delle spese sostenute dalle imprese agricole per iniziative finalizzate all'innovazione tecnologica e all'accesso alle pratiche dell'agricoltura di precisione.

Di segno opposto, con maggiori introiti per lo Stato pari a 40 milioni il prossimo anno e 63 a regime, la stretta sui rimborsi per il gasolio per l'autotrasporto.
L'accisa agevolata in questo settore rappresenta una delle voci dell'elenco dei sussidi dannosi che in particolare il ministero dell'Ambiente si ripromette di limitare. La nuova norma punta a collegare i rimborsi ai chilometri percorsi, con l'obiettivo di evitare fenomeni di elusione.

Ultimo aggiornamento: 12:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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