Sono passati 56 anni dal disastro della diga del Vajont, tanti, ma la speranza non si affievolisce: Deborah Basso, originaria del Bellunese ma residente a Vicenza, cerca quel bambino salvato da suo padre nella notte del 9 ottobre del 1963. All'epoca dei fatti il bambino aveva 4 anni. La sua storia è stata riportata dal Giornale di Vicenza. Deborah aveva promesso al padre prima della morte di trovare il bambino e abbracciarlo da parte sua.
Il padre di Deborah, Luciano Basso, nel 1963 era militare al Genio degli Alpini, assegnato alla caserma "Fantuzzi" di Longarone. Fu tra i primi ad arrivare sul luogo il giorno dopo la tragedia per prestare soccorso: mentre scavava nel fango sentì un pianto, era proprio quel bambino di 4 anni che chiamava i genitori, inutilmente. Indossava solo una canottiera, l'uomo lo prese in braccio e lo portò al sicuro. Il bambino venne portato in ospedale al San Martino di Belluno, Luciano tornò per trovarlo ma non lo trovò più.
Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 12:24
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il padre di Deborah, Luciano Basso, nel 1963 era militare al Genio degli Alpini, assegnato alla caserma "Fantuzzi" di Longarone. Fu tra i primi ad arrivare sul luogo il giorno dopo la tragedia per prestare soccorso: mentre scavava nel fango sentì un pianto, era proprio quel bambino di 4 anni che chiamava i genitori, inutilmente. Indossava solo una canottiera, l'uomo lo prese in braccio e lo portò al sicuro. Il bambino venne portato in ospedale al San Martino di Belluno, Luciano tornò per trovarlo ma non lo trovò più.