Raffica di furti in casa: sale la paura tra i cittadini. «Vogliamo l’esercito»

Domenica 20 Ottobre 2019 di Laura Bon
Raffica di furti in casa: sale la paura tra i cittadini. «Vogliamo l esercito»
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TREVISO - Nuovi furti a ripetizione fanno salire paura e psicosi. E, mentre anche a Giavera è sul piede di partenza il controllo di vicinato (firmato dall’opposizione), si moltiplicano le ronde spontanee. Ma c’è chi invoca la discesa in campo dell’esercito. Pure il bollettino di guerra dell’ultimo weekend è stato pesante, con una serie di furti concentrati in particolare nel comune di Giavera, fra le 18,30 e le 21 di sabato. Qui, infatti, in via Vittoria, in un’abitazione privata, dopo aver forzato la porta d’ingresso dell’abitazione, i ladri hanno estratto una cassaforte dalla quale sono stati asportati oggetti di valore per un totale di 2-300 euro e rubati circa 2mila euro. L’altro furto, del quale i carabinieri sono stati informati pur non avendo ancora ricevuto formale denuncia, si è verificato nel negozio Agromix, lungo la  Schiavonesca, Apparentemente non vicino al primo, ma in linea d’aria e attraverso i campi a poche centinaia di metri. Non si è ancora fatto l’inventario dei beni rubati, ma di sicuro è stato asportato il registratore di cassa, che tuttavia aveva all’interno solo 50 euro. Lo stesso è stato ritrovato nei campi vicini. Messa sottosopra anche l’abitazione adiacente. Anche a Montebelluna, nella zona di Pederiva, si è verificato un furto. E’ stata forzata la porta di casa e rubata una collana di perle del valore di qualche centinaio di euro. 
LA PROTESTA
E mentre i carabinieri, convinti che gli autori dei furti siano dei “trasfertisti” in arrivo da Pordenone, hanno intensificato la propria presenza sul territorio, nei Comuni salgono panico, psicosi e rabbia. Quindi si organizzano ronde spontanee e c’è chi accenna esplicitamente all’intenzione di reagire anche con la forza. Ormai qualsiasi movimento che esca dalla routine viene interpretato come sospetto e spesso sono gli stessi commenti a far crescere paure e ipotesi allarmanti. E per quanto riguarda il Controllo di vicinato, Giavera diventa protagonista di una situazione inedita in zona. A far richiesta di poter avviare il servizio non è stata l’amministrazione Cavallin, ma il capogruppo d’opposizione della Lega nord Alessandro Mazzoche:«Abbiamo ottenuto l’autorizzazione dalla Prefettura, che ci ha concesso il logo -spiega Mazzochel- e abbiamo già fissato tre incontri: il 25 ottobre a Santi Angeli, il 30 a Giavera, l’8 novembre a Cusignana». E sul fatto che a partire sia l’opposizione aggiunge: «Il controllo del vicinato è un associazione apartitica, la cui attività in questi anni è stata elogiata da Prefettura, Questura, Forze dell’ ordine, Regione e realizzata in comuni di ogni colore politico. Noi dobbiamo tutelare questa indipendenza. Dopo di che naturalmente era il primo punto del nostro programma e data l’esperienza pregressa ci siamo attivati già da giugno. Visti i commenti e quel che gira in internet, siamo sicuri che sia il percorso giusto. Poi chi ci sta, indipendentemente dalla politica, è benvenuto». Ma c’è anche chi pensa a una situazione di gravità che va oltre, parlando di una vera e propria guerriglia com l’ex consigliere di Giavera Giorgio Bettiol:«Sono azioni da guerriglia militare -dice Bettiol- Le Forze dell’ordine possono fino ad un certo punto e sembra che le Forze politiche locali stiano a guardare. Mi chiedo quale sia l’efficacia delle telecamere lungo la Schiavonesca. Secondo me, invece, per dare la giusta tranquillità alla Comunità e in funzione della conformazione del territorio e della modalità di furti credo che l’unica soluzione sia rappresentata da una discesa in campo dell’esercito»
 
Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 15:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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