Bruno Murari a Maker Faire, il genio italiano che ha inventato e venduto 17 miliardi di chip (anche ai giapponesi)

Domenica 20 Ottobre 2019 di Paolo Ricci Bitti
Bruno Murari a Maker Faire, il genio italiano che ha inventato e venduto 17 miliardi di chip (anche ai giapponesi)
Il primo brevetto fu un fallimento: quel congegno che regolava la velocità del motore delle lavatrici non lo voleva nessuno. Ma non era colpa dell'allora giovane progettista e inventore, Bruno Murari, classe 1936, intraprendenza da nord est grazie dalle radici trevigiane e raziocinio imprenditoriale da lombardo (Monza) dove si è presto stabilito: è che in quegli anni Sessanta quel congegno era troppo avanzato e solo quindici anni dopo le aziende cominciarono a richiederlo. Troppo tardi per sfruttare il brevetto.

“Ma ormai avevo capito che quella era la mia strada – racconta il quasi omonimo di un altro genio creativo quale Bruno Munari - e non ho più smesso di per un solo giorno della mia vita di progettare, studiare, confrontare, copiare gli altri come gli altri copiavano me perché il concetto di open source è innato nell'uomo prima ancora che qualcuno lo chiamasse così”.



Ma Murari non si perse d'animo e più o meno 200 brevetti dopo, compresi quelli di circuiti integrati venduti anche ai giapponesi ché i frigoriferi agli esquimesi è troppo facile, riuscì a piazzare qualche suo chip (giroscopio più accelerometro) alla Nintendo, quella dei videogiochi, quella della Wii, la console che simula i movimenti: dopo 17 miliardi (sì, contate nove volte zero) di quei chip l'inventore veneto-lombardo ha smesso di contarli anche perché oltre al colosso nipponico nipponica quel chip l'hanno voluto tutti. Con giustificato orgoglio, l'83enne inventore, ne tiene uno nel portafogli insieme al biglietto da visita della Stm Microelectronics di Cornaredo (Milano).


Murari, pluripremiato nel mondo, carico di lauree honoris causa in elettronica, è ospite in questi giorni di Maker Faire alla Fiera di Roma e di certo sono pochi nel mondo i “maker” che possono vantare una storia come la sua piena di trovate e di visioni che gli hanno permesso di esplorare il mondo dell'elettronica prima ancora che l'elettronica esistesse, quando l'aggeggio più avanzato era l'elettrovalvola e la “pizza” di silicio non era stata raccontata neppure nei romanzi di fantascienza.




“Vedere i giovani che si entusiasmano per far compiere passi avanti alla tecnologia e alla scienza è meraviglioso – dice Murari girando fra i padiglioni della Fiera – se avessi meno anni dire che si sente l'energia prodotta da tutti questi ragionamenti e non posso che essere orgoglioso di questi inventori del nuovo millennio”.


Uno dopo l'altro Murari, sposato, un figlio e una figlia, una luce negli occhi che abbaglia, ha brevettato appunto 200 sistemi di progettazione, realizzazione e controllo dei circuiti integrati alcuni dei quali abbiamo di sicuro in tasca o nelle nostre case o che hanno persino staccato l'ombra da terra per equipaggiare aerei, missili, satelliti, astronavi o strumenti per gli astronauti.


La visione di quello che la tecnologia ventura richiederà gli deriva dalla sua prima passione da ragazzo che asseconda tutt'ora dopo aver vinto sei campionati italiani: dal 1946 costruisce aeromodelli veleggiatori e ad elastico per gareggiare nel volo libero. Una macchina di estrema semplicità ma che deve raggiungere la perfezione in tutti suoi componenti perché poi, una volta nel cielo, deve cavarsela da sola (se non l'avete visto, su questo tema che sconfina nello Zen, cercate il film del 1965 “Il volo della Fenice” - non il recente remake - con James Stewart, attore da Oscar dopo aver pilotato le fortezze volanti sui cieli d'Europa nella seconda guerra mondiale).

LA SCHEDA
Bruno Murari è stato il Direttore dei Laboratori di Ricerca e Sviluppo di STMicroelectronics presso la sede di Cornaredo, vicino Milano. Nato a Treviso nel 1936, si è diplomato in Elettrotecnica all'Istituto Tecnico "A. Pacinotti" di Mestre nel 1955, per poi diplomarsi in Elettronica con un corso biennale serale presso l'Istituto A. Beltrami di Milano. Dopo una prima esperienza di lavoro presso Edison Volta ed ENI, nel 1961 Murari entra a far parte dell'allora SGS (diventata poi SGS-THOMSON e oggi STMicroelectronics), dapprima presso il Laboratorio Applicazioni e poi nel gruppo di progettazione dei circuiti integrati lineari. Nel 1972 assume la responsabilità del gruppo di progettazione dei circuiti integrati lineari e nel 1981 diventa Direttore dei Laboratori di Ricerca di Cornaredo, comprendenti una linea pilota di produzione di circuiti integrati. Murari è stato responsabile di questo centro, la cui missione era quella di sviluppare tecnologie e circuiti integrati di potenza e per alte tensioni, e del coordinamento dei Design Centers dei Gruppi Telecomunicazioni e Periferiche per Computer/Automotive dislocati in aree geografiche diverse (Europa, Stati Uniti e Asia). Il contributo di Bruno Murari, che ha progettato personalmente 10 circuiti integrati e ne ha diretto lo sviluppo di oltre 2000, è stato fondamentale per il raggiungimento da parte della ST di una posizione di leadership a livello mondiale nel settore dei circuiti integrati dedicati. Ha ottenuto oltre 200 brevetti concernenti la progettazione circuitale e le tecnologie di potenza e dei dispositivi MEMS (Micro Electro Mechanical Systems). Fondamentali sono stati quelli inerenti la protezione di circuiti integrati di potenza e l'innalzamento della tensione di funzionamento dei circuiti integrati ad alta tensione. Inoltre, a partire dal 1998, ha iniziato lo sviluppo delle tecnologie e di alcuni dispositivi MEMS, seguendoli fino all’inizio della produzione. Autore di numerosissimi articoli e studi, è coautore di due libri ("Power Integrated Circuits", McGrawHill, 1986 e "Smart Power ICs: Technologies and Applications", Springer-Verlag, 1995). Murari ha acquisito fama a livello mondiale nel settore dei circuiti integrati e tiene lezioni e conferenze negli USA, in Europa e in Giappone. Nel 1991 è stato Chairman della European Solid-State Circuits Conference, nel 1993 finalista per il premio "EDN Innovator of the Year" ed è stato insignito del premio "SEMI '95" per il significativo contributo all'industria europea dei semiconduttori. Nel maggio del 1994 è stato nominato Maestro del Lavoro dal Presidente della Repubblica e nell'ottobre del 1995 ha ricevuto la laurea honoris causa in informatica dall'Università Ca' Foscari di Venezia per il suo ruolo nello sviluppo delle tecnologie circuitali miste di potenza. Nel 2002 ha ricevuto dal Politecnico di Milano la Laurea Honoris Causa in Ingegneria Elettronica per i suoi contributi fondamentali nel campo della Microelettronica che hanno consentito l’affermazione a livello internazionale dell’industria italiana di alta tecnologia. Nel 2017, a coronamento di una carriera di successo, gli è stato conferito il prestigioso Elmer A. Sperry Award, che viene assegnato, con cadenza annuale, a chi si è distinto con contributi ingegneristici di provata efficacia per fare avanzare il campo dei trasporti (via terra, mare, aria o spazio). Il premio viene assegnato congiuntamente da associazioni professionali di ingegneri: American Institute of Aeronautics and Astronautics, Institute of Electrical and Electronics Engineers, Society of Automotive Engineers, Society of Naval Architects and Marine Engineers, American Society of Civil Engineers, e American Society of Mechanical Engineers. Attualmente è Consulente Scientifico in STMicroelectronics e presso alcune società e centri di sviluppo in Italia, Svizzera e Francia. Sposato con due figli, Bruno Murari è un grande esperto di aeromodellismo a volo libero competitivo ed è stato sei volte campione italiano nelle gare individuali e campione del mondo a squadre nella categoria “modelli ad elastico F1B e F1G”.
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