iPhone 11 Pro, la nostra prova del nuovo smartphone Apple

Venerdì 18 Ottobre 2019 di Andrea Andrei
iPhone 11 Pro, la nostra prova del nuovo smartphone Apple
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Vediamo di andare subito al sodo e cominciamo dalle domande più ovvie: vale la pena spendere più di 800 euro per il nuovo iPhone 11? O vale la pena spenderne quasi 1200 per il nuovo iPhone 11 Pro? E ancora: ma i nuovi iPhone sono poi così diversi dai precedenti?

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Andiamo con ordine, ma non troppo. Perché quello che possiamo dire è che, come sempre, avere un iPhone non è come avere uno smartphone: l'esperienza d'uso di un dispositivo mobile è data dal software, e un sistema operativo così user-friendly (per usare una terminologia cara agli smanettoni) come iOS non esiste sul mercato. Non può esistere per la semplice ragione che iOS, a differenza di Android, è programmato dalla stessa Apple per funzionare solo con i dispositivi Apple, il che lo rende decisamente efficiente. Perciò, se siete abituati a utilizzare un iPhone, passare a uno smartphone Android potrà essere più complesso (specie per trasferire i dati dal vecchio telefono al nuovo, visto che per alcune applicazioni, come WhatsApp, questa operazione è quasi impossibile). Viceversa, pur restando le complicazioni nel migrare i dati, non ci vorrà molto ad abituarsi al software Apple.
 



Questo per dire che le differenze di prezzo rispetto ai competitor devono prendere in considerazione questo aspetto. Ma per cercare di rispondere compiutamente e sinteticamente alle domande iniziali, molto dipende da quale smartphone si possiede attualmente. Se si ha un iPhone precedente all'iPhone X, quindi 8,7 e 6, la differenza si noterà parecchio, e non solo per la scomparsa del tasto Home, ma anche per la fluidità e soprattutto per le prestazioni della fotocamera, che se nell'iPhone 11 sono estremamente buone, nell'11 Pro sono probabilmente le migliori sul mercato. Se siete in possesso di un iPhone X o di un Xs, questa è la vera differenza.

Piccola nota da considerare se si vuole acquistare un nuovo iPhone: per la prima volta Apple fa la permuta sui vecchi modelli, che va dai 40 euro in giù di iPhone SE ai 500 euro dell'XS Max. Ovviamente dipende anche dallo stato del dispositivo.

ESTETICA E PRATICITÀ
Iniziamo dall'estetica, che è sorprendentemente uno dei punti deboli dei nuovi dispositivi Apple, oltre a essere il segnale più evidente di come l'azienda della Mela stia cambiando pelle, considerato che il design è stato sempre per lei un cavallo di battaglia. Il problema è che, visti da fuori e messi accanto agli smartphone di nuova generazione degli altri marchi, gli iPhone 11 sembrano datati. La scocca è rimasta praticamente la stessa da iPhone X in poi, il display ha ancora un evidentissimo notch (la "tacca" frontale dove è posizionata la fotocamera), cosa che gli altri sono riusciti a ridurre se non a far sparire del tutto. Le cornici dello schermo sono ancora un po' invasive, specialmente su iPhone 11 da 6,1 pollici e su iPhone 11 Pro da 5,8 pollici. Il primo è disponibile in sei colori divertenti (fra cui un verde menta molto interessante) e ha il retro in vetro lucido (come iPhone X e Xs Max); il secondo, come anche la sua versione extralarge 11 Pro Max da 6,5 pollici, è in quattro colori (fra cui il nuovo "verde notte"), mentre il retro è in vetro opaco, che gli dà un aspetto più ricercato ed elegante e che è piacevole al tatto, ma che aumenta "l'effetto saponetta". Se iPhone 11 e 11 Pro sono semplici da tenere in mano, l'11 Pro Max risulta più scomodo, anche perché decisamente pesante: ben 226 grammi. D'altronde è questo il prezzo da pagare per una batteria potente che garantisce un'autonomia di un giorno a uso intenso con discreta tranquillità.

FOTOCAMERA
Potremmo star qui a parlare del nuovo processore A13 Bionic, che permette ai nuovi iPhone di godere di una potenza di calcolo tale da renderli estremamente fluidi, così come dei nuovi display Super Retina XDR, estremamente brillanti (montati però solo su 11 Pro), ma è chiaro che la vera, percepibile differenza rispetto ai precedenti modelli risieda nella fotocamera. I tre obiettivi da 12 megapixel di iPhone 11 Pro, rispettivamente ultra-grandangolo, grandangolo e teleobiettivo, (l'iPhone 11 ne ha due, senza teleobiettivo) garantiscono una nitidezza ineccepibile anche in condizioni di luce non favorevoli. È sorprendente soprattutto lo zoom ottico 2x: le foto scattate con quest'ultimo, a livello di definizione, sono praticamente uguali a quelle realizzate senza zoom. Lo zoom digitale fino a 10x (a 5x per iPhone 11) riesce a cogliere dettagli molto lontani e scattare immagini di qualità accettabile è abbastanza semplice, visto che lo stabilizzatore fa sì che anche senza tenere il dispositivo perfettamente immobile, le foto abbiano una buona messa a fuoco. Il grandangolo è una vera novità per iPhone, e sinceramente se ne sentiva il bisogno. Ad aiutare l'ottima resa della fotocamera c'è il software, leggermente modificato rispetto a quello dei precedenti modelli: quando si scatta una foto a 1x, si può facilmente osservare la porzione di immagine che resta fuori nel caso in cui non si utilizzi il grandangolo. Stessa cosa quando invece si utilizza lo zoom ottico 2x: nella cornice si può vedere come la foto verrebbe scattando l'1x. Questo permette di scegliere velocemente quale delle tre modalità usare a seconda del soggetto da ritrarre.

L'altra grande e più evidente novità della fotocamera di iPhone 11 e 11 Pro è nel cosiddetto “Night mode”, con il quale è possibile scattare foto anche al buio con un bilanciamento della luminosità davvero notevole. La fotocamera, in base alle condizioni di luce, necessita di un piccolo tempo di esposizione (generalmente due o tre secondi) in cui bisogna tenere il cellulare fermo dopo lo scatto e il risultato, considerata la rapidità nel catturare un'immagine, è decisamente ottimo, con i contrasti di luce che vengono amministrati perfettamente. Il tempo di esposizione può anche essere regolato fino a circa 30 secondi in caso si utilizzi un cavalletto per scattare.

Per quel che riguarda la fotocamera anteriore, qui la novità sono i video-selfie in slow motion (che Apple ha ribattezzato “slofie”), divertenti ma niente di più, anche perché la qualità della camera frontale non regge ovviamente il confronto con quella posteriore.

Tra iPhone 11 e 11 Pro, sebbene il secondo rappresenti il non plus ultra della tecnologia Apple, la vera sorpresa è il primo, che rappresenta quella “fascia intermedia” che la casa di Cupertino finora non aveva mai realmente offerto.
Il che lo rende la scelta migliore per chi vuole avere uno smartphone Apple di alta gamma ma non vuole superare la soglia dei mille euro di spesa. Per la prima volta, insomma, nel caso della Mela si può parlare di ottimo rapporto qualità-prezzo, senza che la memoria di Steve Jobs venga tradita.

Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 10:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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