Sparito nel nulla l'investigatore che trovò i resti della famiglia Durante

Giovedì 17 Ottobre 2019
Sparito nel nulla l'investigatore che trovò i resti della famiglia Durante
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PONZANO (TREVISO) - L'uomo che ritrova gli scomparsi è scomparso. Hugo Marino, l'intermediario italo - venezuelano che nel giugno del 2013 coordinò le operazioni di ritrovamento del bimotore Transaven precipitato il 4 gennaio 2008 al largo dell'arcipelago di Los Roques, in Venezuela, trascinando con sé negli abissi del mare dei Caraibi 14 persone tra cui Paolo Durante e Bruna Guernieri assieme alle figlie Sofia ed Emma, di 6 e 8 anni, è sparito nel nulla. Da 180 giorni del titolare della Sea Corporation, società specializzata in recuperi, non si hanno più notizie. Un mistero nel mistero, che getta nuove ombre sull'incidente aereo di 11 anni fa, mai chiarito, cui seguì, esattamente 5 anni dopo, il 4 gennaio 2013, l'incidente aereo in cui perse la vita lo stilista Vittorio Missoni, precipitato nello stesso tratto di mare, sulle coste venezuelane, assieme alla compagna e ad altre tre persone mentre si trovava a bordo di un altro bimotore, diretto a Caracas. Marino fu l'artefice sia del ritrovamento del Transaven, individuato a quasi mille metri di profondità nel giugno del 2013, sia del YV 2615 su cui viaggiava Missoni.
 
LO SCONCERTOA dare notizia della sparizione di Hugo Marino è stata la trasmissione di Rai 3 Chi l'ha visto? che nella puntata mandata in onda ieri sera ha ricostruito gli ultimi spostamenti del professionista e intervistato il fratello, Achille Marino, che ha lanciato un appello. L'importanza del ruolo avuto da Marino nelle ricerche, assieme all'ammiraglio di squadra Giovanni Vitaloni, è di massima rilevanza. «Senza di lui non si faceva niente» ha detto Romolo Guernieri, papà di Bruna e nonno di Emma e Sofia, ai microfoni di Rai 3. Una notizia, quella della sua sparizione improvvisa, che ha commosso anche la moglie Paola, alla quale sono subito venute in mente le sue amate nipotine: «Ora avrebbero 19 e 17 anni, non riesco neanche a immaginarmele».
L'ULTIMO CONTATTODi Hugo Marino non si hanno più notizie da aprile. Il professionista, che risiede a Miami, negli Stati Uniti, assieme alla moglie e ai due figli, era salito su un volo per Caracas e una volta arrivato aveva chiamato la madre. «Non sembrava preoccupato, era tranquillo» ha detto la donna a Chi l'ha visto? Poi però il suo telefonino ha smesso di squillare e da allora Marino è sparito nel nulla. E attorno alla sua scomparsa c'è un vero e proprio mistero.
IL MISTEROI familiari delle vittime, che da anni stanno lottando per sapere la verità, si sono così trovati di fronte all'ennesimo e tragico giallo. Anche perchè Marino, in più occasioni, li aveva incontrati e pure tranquillizzati, assicurando che non avrebbe mai mollato le ricerche, che avrebbe fatto di tutto per trovare e recuperare il bimotore seppellito sotto una montagna d'acqua tra i fondali dell'arcipelago. E la promessa l'ha mantenuta, senza però riuscire a forzare i tempi per il recupero dei corpi e dei rottami. Rottami che potrebbero raccontare molto, forse troppo, su quanto accaduto 11 anni fa. «E senza Hugo sarà ancora più difficile» ripetono i familiari delle vittime, che da anni si battono per poter portare finalmente a casa i loro cari. «Lotto finché riesco, ma ormai mi sento alla fine» spiegava pochi mesi fa Romolo Guernieri durante un incontro dell'associazione Penelope organizzato a Noale. «La Farnesina è sorda - accusava Romolo - e la politica vergognosa: questo caso non interessa. L'aereo si trova a 975 metri di profondità e risulta integro e quindi presumibilmente con i corpi ancora al suo interno: in quelle acque, a quella profondità, si ritiene che i corpi possano essere anch'essi intatti. Eppure nessuno ce li vuole riportare». «Non è nemmeno più un problema di soldi o di procedure - aveva poi fatto notare l'avvocato Antonio Maria La Scala, presidente dell'associazione Penelope - perché esiste un preventivo di 3 milioni e 200mila euro stanziati per il recupero». (a.belt)
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Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 10:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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