Mamma rasa a zero i capelli alla figlioletta che non vuole andare a scuola

Mercoledì 16 Ottobre 2019
Mamma rasa a zero i capelli alla figlioletta che non vuole andare a scuola
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BELLUNO - È toccato al padre della piccola, ieri mattina in tribunale a Belluno, raccontare di quando, a marzo del 2017, la sua ex moglie rasò a zero la bambina di nove anni. Secondo l'accusa una punizione perché non voleva andare a scuola. L'ex coniuge, 54enne, ieri mattina ha ritirato la querela nei confronti della 37enne romena L.M. che vive in città. Nonostante questo il processo prosegue comunque d'ufficio: l'accusa per la donna è di abuso dei metodi correttivi. «Ero da solo a casa - ha raccontato l'uomo - ho deciso di chiamarla e piangendo mi ha detto che era stata sottoposta al taglio dei capelli. L'ho vista il giorno dopo scoprendo che le erano stati rasati a zero, con la macchinetta. Mi ha raccontato che la mamma glieli aveva tagliati per punirla. Perché quella mattina non voleva andare a scuola. Così la lasciò a casa insieme alla babysitter». «Era davvero preoccupata - ha spiegato - il giorno dopo non voleva andare a scuola per le sue condizioni. Le insegnanti si sono rivelate molto disponibili. Si sono messi tutti una bandana  in testa. Poi si è abituata e voleva tenersela anche al mare. La madre ha detto che doveva punirla perché non poteva fare quello che voleva. Doveva obbedire».

Sui metodi usati dalla donna nei confronti della figlia, sono state chiamate a testimoniare anche le maestre, una in particolare ha raccontato di quando la piccola dopo essersi sentita male ha chiesto che la mamma andasse a prenderla in classe: «Ero rimasta stupita perchè la bimba rispondeva come un soldatino alle domande che le venivano rivolte dalla mamma che voleva capire se fosse veramente malata. Mi aspettavo che la donna fosse più accogliente con la figlia».

Se ne riparlerà il 21 gennaio. A parlare saranno i testi della difesa e probabilmente ci sarà la discussione. Toccherà al giudice valutare se si tratti di abuso dei metodi di correzione. (a.zam.)
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