Montebelluna. «Mia figlia travolta da un uomo in bici e lasciata sanguinante a bordo strada»

Mercoledì 9 Ottobre 2019 di Laura Bon
Montebelluna. «Mia figlia travolta da un uomo in bici e lasciata sanguinante a bordo strada»
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MONTEBELLUNA (TREVISO) - «Travolta da un uomo in bicicletta e lasciata sanguinante a bordo strada». E' assolutamente da brividi, e tutt'altro che in sintonia con l'organizzazione di una società civile, il quadro che emerge dalla denuncia sul web di una mamma di San Gaetano, la cui figlia, una ragazzina del posto, ha vissuto ieri mattina un'esperienza a dir poco traumatica. Fra le 7,30 e le 8 del mattino, mentre si stava dirigendo a scuola e si trovava nei pressi della chiesa di San Gaetano, la ragazzina è stata fatta cadere da un uomo sulla quarantina, che transitava in bicicletta. Non è chiaro chi dei due abbia sbagliato o se l'incidente sia semplicemente frutto del caso. Ma ciò che colpisce non è un altro: se un incidente per quanto spiacevole e pericoloso, può capitare, non ha invece alcun senso ciò che è accaduto dopo il fatto.
 
L'APPELLO«L'uomo, con la scusa che doveva andare al lavoro verso San Gaetano bassa -prosegue la mamma, che ovviamente aveva ricevuto il racconto della figlia- l'ha lasciata lì sanguinante». Il tutto dopo che la ragazzina, nell'impatto, aveva battuto la testa e quindi era ferita e turbata. La mamma ha lanciato l'appello a condividere la notizia e a farsi avanti nel caso in cui qualcuno avesse visto qualcosa. Non sembra infatti che la famiglia abbia intenzione di lasciar perdere. I montebellunesi dal canto loro non sono rimasti inattivi: numerose infatti le condivisioni del post, con le quali hanno dimostrato il proprio coinvolgimento nei confronti dell'accaduto e la propria volontà di dare una mano. E più di qualcuno ha suggerito di utilizzare, per le verifiche, le telecamere della banca che si trova nei pressi del luogo in cui l'incidente è accaduto e che potrebbero fornire indicazioni preziose per risalire all'uomo.
DENUNCIA FORMALEMa la famiglia della ragazzina non si è limitata alla segnalazione via web rivolgendosi anche alle Forze dell'ordine. Anche se al momento nulla è stato formalizzato, nella tarda mattinata il papà della piccola ha contattato in la polizia municipale, chiedendo informazioni su come procedere in relazione all'accaduto. Tra le ipotesi che la famiglia ora sta valutando c'è quella di denunciare il fatto anche se, al momento, non si conosce l'identità del ciclista che si è scontrato con la ragazzina e che potrebbe, però, scegliere autonomamente di farsi avanti di fronte al clamore suscitato dall'accaduto. E scoprirà allora che, preso dalla contingenza e dei propri pensieri, non si è neppure reso conto di aver infranto molteplici leggi. In primo luogo quella del buonsenso. Una disattenzione che potrebbe davvero costargli cara. 
Laura Bon
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