Il prete cerca un benefattore: 12mila euro per rifare il campetto, e lo intitoliamo a un caro estinto

Mercoledì 9 Ottobre 2019 di Francesco Cavallaro
Il prete cerca un benefattore: 12mila euro per rifare il campetto, e lo intitoliamo a un caro estinto
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ALBIGNASEGO - «Abbiamo bisogno di 12 mila euro per riqualificare il campo da calcetto del patronato. Stiamo cercando un benefattore. In cambio, gli daremo la possibilità di intitolarlo ad un caro defunto». Il parroco di San Lorenzo, don Marino Ruggero, promuove una particolare campagna per raccogliere fondi da investire sulla struttura polivalente. «La pavimentazione è vecchia e necessita di una risistemazione generale. Ogni tanto interveniamo con nuove gettate, ma sono pur sempre soluzioni tampone. Ora serve una riqualificazione radicale».
 
Il problema, per l’appunto, è che la comunità non ha i fondi sufficienti per procedere con la ristrutturazione. «Mi sono fatto fare dei preventivi da alcune ditte della zona. Sono tutti dai 10mila euro in su: una cifra che con le entrate derivanti dal torneo di calcio a cinque, 52 ore no stop, e con parte del ricavato del bar dell’oratorio non siamo in grado di coprire». Da qui l’idea di rivolgersi a dei compaesani “dal cuore d’oro”. «Faremmo felici non solo i giovani che vengono a giocare a calcetto, ma anche i bimbi che qui si divertono a tirare i primi calci ad un pallone». In effetti l’impianto è sempre aperto. «La dedicazione del polivalente resterebbe a tempo indeterminato. In genere, gli stadi italiani sono tutti intitolati a personalità che si sono distinte in diversi settori. Perché non provarci qui, nel nostro piccolo?. Basterebbe pure una parte del contributo, diciamo qualche migliaio di euro».
PUNTO DI RITROVO
Don Marino ha lanciato questo particolare appello anche sul bollettino parrocchiale. «Sono certo che troveremo un benefattore. Il campetto è per l’appunto un punto di ritrovo per tutte le fasce d’età. Durante i mesi estivi, allorché viene organizzato il grest, è frequentatissimo. Per non parlare del torneo di 52 ore no stop: aderiscono squadre perfino da fuori provincia. Il fatto che sia utilizzato con questa frequenza dà un valore aggiunto all’eventuale beneficenza. Diverse associazioni o parrocchie predispongono dei tornei alla memoria di persone che hanno lasciato un segno nella comunità. La nostra è una proposta innovativa: più di una competizione, addirittura una struttura sportiva».
L’obiettivo è partire con il cantiere prima della prossima primavera. «In questo modo il campo sarebbe pronto per la stagione estiva. Un sogno che speriamo davvero si possa realizzare, per il bene della collettività».
Francesco Cavallaro
Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 09:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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