​L'autopsia: droga o alcol dietro la fine di Fabiola. Uccisa da un'intossicazione

Martedì 8 Ottobre 2019
Fabiola Dal Monte
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CASTELFRANCO (TREVISO) - E' stata un'intossicazione acuta a uccidere Fabiola Dal Monte, la 50enne bassanese trovata morta una settimana fa nella sua casa di Castelfranco. E' questa la prima indicazione dell'autopsia disposta dal pubblico ministero Davide Romanelli - che ha aperto un fascicolo di indagine per morte in conseguenza di altro reato - eseguita nei giorni scorsi dal medico patologo Sindi Visentin. Sul corpo della donna sono stati rilevati vari ematomi ma secondo la Procura di Treviso non si tratta di nulla di rilevante, piuttosto botte che la donna, che aveva seri problemi di alcolismo, si sarebbe procurata da sola accidentalmente. Ora saranno i test tossicologici a determinare se la 50enne nelle ore precedenti al decesso abbia assunto alcol, droga o un mix delle due sostanze. Si  sa che Fabiola Dal Monte stava da tempo cercando di liberarsi dalle spire della dipendenza dalla bottiglia e che le sabbie mobili dell'alcolismo l'avevano inghiottita da tempo, complici i problemi legati al lavoro. A Castelfranco Fabiola era arrivata qualche anno fa dopo aver chiuso il centro fitness che aveva aperto a San Martino di Lupari in provincia di Padova. Finita l'avventura imprenditoriale si era trovata costretta a dare la caccia a un lavoro e a Castelfranco aveva trovato occupazione come receptionist proprio di una palestra. Ma anche quell'impiego non era durato. Fabiola Dal Monte si era gradualmente isolata da tutto e da tutti. I vicini di casa l'hanno descritta come una persona tranquilla che si vedeva poco; infatti gran parte del suo tempo ormai lo trascorreva chiusa nella sua abitazione e l'unica persona con cui aveva veramente dei contatti era l'amico che la andava a trovare. E che l'ha trovata senza vita.
Denis Barea

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