Ca' dei Carraresi, stop alle mostre. Nessun grosso evento per la stagione invernale

Martedì 8 Ottobre 2019 di Paolo Calia
Ca' dei Carraresi, stop alle mostre. Nessun grosso evento per la stagione invernale
TREVISO - Casa dei Carraresi si ferma. O meglio: stoppa le mostre importanti e intraprende un periodo, non ancora quantificabile, di riorganizzazione interna. Per il primo anno dopo molto tempo la stagione invernale non presenta in calendario grossi eventi. Nei prossimi due mesi, la proposta si limita alla settimana dedicata alla rassegna Treviso Antiquaria, comunque molto attesa dagli appassionati di tutta Italia, in programma dal 21 al 29 ottobre e il mercato vintage nel fine settimana che va dal 15 al 17 novembre. Poi solo qualche convegno, qualche attività della Fondazione Cassamarca come i sempre più apprezzati venerdì della cultura, alcuni convegni o appuntamenti fissati da grandi aziende. Ma niente mostre di richiamo: quella stagione, per il momento, appare conclusa.
 
PREOCCUPAZIONEUna battuta d'arresto che ha suscitato qualche perplessità anche tra i dipendenti, preoccupati da una stagione in tono ridotto. E in città si è subito diffuso un tam-tam dai toni allarmistici sul futuro di uno dei simboli di Treviso, della casa della cultura per eccellenza, palcoscenico di mostre che hanno fatto epoca e a lungo unico punto di riferimento nel panorama cittadino. A spazzare dubbi e perplessità ci pensa però Luigi Garofalo, presidente di Fondazione Cassamarca, infastidito dalle tante voci che si ricorrono: «Figuriamoci se intendo sottrarre uno spazio culturale alla città, Ca' dei Carraresi resta centrale nella nostra attività. Ma adesso iniziamo a programmare quel nuovo corso di cui abbiamo già parlato. E questo periodo di calma è necessario. Quanto durerà? Non lo so, il tempo che servirà. Ma dall'apertura del Monte di Pietà a Ca' Spineda sede museale, mi pare che abbiamo sempre rispettato gli impegni presi. E così sarà anche per Ca' dei Carraresi». Sul tema dipendenti, Garofalo è ancora più netto: «I dipendenti della Fondazione sono tutti funzionali a raggiungere e migliorare i risultati che ci siamo preposti». Come dire: nessuno resterà indietro.
IL FUTUROLa nuova vita di Ca' dei Carraresi è comunque già stata tratteggiata. Il periodo di pausa sarà sfruttato per approntare alcune novità: organizzare una libreria dove troveranno spazio i cataloghi delle mostre, libri sull'arte oltre a titoli più generici. Ma non solo: l'idea del Consiglio d'Indirizzo e del Cda è anche quella di ricavare uno spazio per la vendita dei prodotti d'eccellenza dell'agricoltura e dell'artigianato locale. E in più la ristorazione: «Il nostro intento - conferma Garofalo - è di allestire un punto di ristorazione di pregio e stiamo già procedendo alla selezione dei ristoratori. Ma l'idea generale è quella di alzare complessivamente l'asticella della qualità di quanto offerto da Ca' dei Carraresi, a cominciare dalle mostre, che ritorneranno. E per rendere lo spazio più vivo, potranno anche essere più di una contemporaneamente».
RICHIESTEA Ca' Spineda arrivano ogni giorno progetti su come utilizzare gli splendidi spazi del palazzo-galleria d'arte e su nuove mostre da organizzare. Tutto sta passando al vaglio dei funzionari della Fondazione e tutto dovrà passare per il giudizio insindacabile di Consiglio d'Indirizzo e di Cda: «A Ca' dei Carraresi si farà quello che verrà deciso in sede di Consiglio d'Indirizzo e Cda», ribadisce Garofalo dando l'impressione di lanciare un chiaro avviso ai naviganti. «Vogliamo aumentare la qualità generale della proposta - sottolinea il presidente - e per fare questo occorre un ripensamento complessivo. Il nostro unico obiettivo è scegliere il meglio, ma sia chiaro che non siamo obbligati a fare niente. Il nostro unico scopo è garantire alla città uno spazio per la cultura che possa offrire il meglio per i cittadini».
Paolo Calia
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