PORDENONE - Sorpreso dai carabinieri ubriaco al volante, ha chiamato al cellulare un amico per farsi riaccompagnare a casa. Trovato anche lui con un tasso alcolemico nel sangue superiore più del doppio rispetto ai limiti tollerati, non è rimasto ai militari che aspettare l'arrivo di altre due donne, almeno loro sobrie, che recuperassero gli amici denunciati e senza più patente.
È successo domenica sera a Sacile. Il primo ad esser fermato è un 56enne di Brugnera, fermato al volante di una Opel Crossland con un tasso alcolemico pari a 1,47 g/l; l'amico, che sperava di salvarlo alla guida di una Dacia Sandero, è un 43enne di Fiume Veneto arrivato in via della Chiesa a Prata di Pordenone un quarto d'ora dopo la chiamata davanti ai carabinieri ma poco meno ubriaco dell'altro, con un tasso alcolemico pari a 1,28 g/l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA È successo domenica sera a Sacile. Il primo ad esser fermato è un 56enne di Brugnera, fermato al volante di una Opel Crossland con un tasso alcolemico pari a 1,47 g/l; l'amico, che sperava di salvarlo alla guida di una Dacia Sandero, è un 43enne di Fiume Veneto arrivato in via della Chiesa a Prata di Pordenone un quarto d'ora dopo la chiamata davanti ai carabinieri ma poco meno ubriaco dell'altro, con un tasso alcolemico pari a 1,28 g/l.
Denunciati entrambi per guida sotto l'influenza di sostanze alcoliche, si sono visti ritirare la patente. A salvarli due donne, sottoposte comunque ad accertamento con etilometro con esito negativo, alle quali venivano finalmente affidati i veicoli.