Il personaggio. Sinisa Mihajlovic, cuor di leone

Sabato 21 Settembre 2019
Cuor di leone si nasce. Lo insegna Sinisa Mihajlovic, uomo tutto d' un pezzo, caparbio, indomabile, motivatore come pochi. A Verona, qualche settimana orsono, ha sorpreso tutti, lasciandoci di princisbecco, sino a farci scappare qualche lacrimuccia. Perché lui non getta mai la spugna, è un duro, non si arrende nemmeno di fronte ad un nemico insidioso che lo tortura. Il suo coraggio, al cospetto della leucemia, ha fatto il giro del mondo, scomodando quotidiani di prestigio, molti dei quali lo hanno dipinto come un eroe, un allenatore che si fa in quattro per la sua squadra, sebbene una parabola crudele, diabolica. Domenica, nel match vinto con il Brescia, non è andato in panchina, ma ha ricevuto dai suoi splendidi ragazzi un cadeau che gli resterà a lungo impresso nel cuore, un qualcosa di indelebile. Si sono ammassati sotto la sua clinica, applaudendolo, incitandolo, sin quando lui, travolto da quell'onda di entusiasmo ed umanità, non s'è affacciato alla finestra, ringraziandoli per quel gesto squisito che l'ha elettrizzato, commuovendolo. Se lui vuole bene al Bologna, altrettanto bene è ripagato dal suo drappello, che sul campo getta il cuore oltre l' ostacolo, pur di appagare i desideri del loro mister. Un'osmosi unica che coinvolge tutti, anche quanti non sono tifosi rossoblu. Sta resistendo, Sinisa, alle spallate del vento contrario come un vecchio marinaio che conosce la rotta per uscire dalla tempesta. Ha lo sguardo trionfante dell'innamorato che è riuscito a portare il suo team sugli attici della Massima Divisione. Chapeau!

Giuseppe Da Sacco
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