Raid nella notte in ospedale
rubati farmaci e ricette in bianco

Sabato 21 Settembre 2019 di Elisa Giraud
L'esterno dell'ospedale di Conegliano dove sono stati rubati farmaci, timbri e ricette in bianco
Ladri senza scrupoli all’ospedale al Santa Maria dei Battuti. Ieri notte si sono introdotti nei reparti di Neurologia e Pediatria e non hanno esitato a rovistare negli armadietti contenenti le cartelle cliniche dei piccoli pazienti. In neurologia hanno scassinato la cassaforte contenente i farmaci, rubando parte dei medicinali. Si sono impadroniti anche di timbri e ricettari. In pediatria sono riusciti a intrufolarsi nel primo tratto di corridoio, all’ingresso, nella stanza dove sono custodite le cartelle cliniche, ma non hanno rubato nulla. Non sono infatti riusciti a entrare nell’area delle degenze dei piccoli pazienti.
   
Dell’accaduto si sono accorti, ieri mattina, gli operatori dei reparti visitati dai ladri che hanno trovato alcuni studi e uffici a soqquadro. «Abbiamo dato mandato ai collaboratori di accertarsi subito che non mancassero beni più importanti, tra cui sostanze stupefacenti – spiega il direttore sanitario dell’ospedale Michelangelo Salemi - In realtà dal reparto di neurologia sono spariti proprio questi tipi di farmaci. Erano circa le 4 di ieri mattina quando si è verificato un primo tentativo di intrusione. Un uomo ha tentato di entrare nel centro trasfusionale. La porta era chiusa a chiave e quando l’operatrice di turno, attirata dal rumore, ha aperto, l’uomo ha detto che si era sbagliato. È quindi probabilmente lo stesso che poco dopo ha preso di mira gli altri due reparti. «In questo caso, a quanto pare, lo sprovveduto, perché di tale tipo di persona si tratta – racconta il direttore dell’ospedale - non ha cercato oggetti in particolare, ma tutto ciò che potesse avere un valore di poco conto, ma rivendibile. Ci stupisce il fatto che abbia mirato anche ai farmaci, quindi potrebbe essere una persona che aveva motivo per cercare negli armadi dove sono conservati i farmaci che contengono sostanze stupefacenti». L’ipotesi più accreditata è dunque che si tratti di uno o più tossici. Più probabilmente uno. Aggirarsi da soli nei corridoi dell’ospedale, infatti, è più semplice, e si passa meno osservati. «Non vogliamo insinuare nulla – sottolinea Salemi – ma è quello che noi registriamo». In pediatria gli è andata peggio. «Fortunatamente siamo ben organizzati, ci sono più filtri per accedere al reparto - dice Salemi - È stata interessata solo la prima parte, dove ci sono le stanze amministrative, in particolare una sala riunioni». Qui hanno divelto le ante degli armadietti chiusi a chiave, quelli dove sono conservate le cartelle cliniche. Mentre non hanno toccato le altre. Forse il fatto che fossero chiuse a chiave ha fatto pensare al ladro che all’interno ci fossero cose di valore oppure i farmaci con principi attivi stupefacenti. È la prima volta che accade un episodio di tale portata, negli ultimi anni. «In queste strutture, seppure ben presidiate dagli operatori, dal sistema di sorveglianza e dalle telecamere – afferma il direttore sanitario - si registrano sporadicamente episodi di accessi rapidi di persone che spesso, ahimè, sono anche dei senzatetto che in un primo momento trovano rifugio nelle strutture ospedaliere, e poi magari qualcuno di loro, dopo qualche giorno, torna e tende a commettere questi atti». L’incursione è stata denunciata alle forze dell’ordine che hanno già effettuato alcuni sopralluoghi, e hanno acquisito anche i filmati delle telecamere. Indaga il commissariato di Conegliano.
Ultimo aggiornamento: 08:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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