Roncade. Troppe auto ferme davanti alle scuole: ordinanza le vieta

Martedì 17 Settembre 2019 di Elena Filini
Roncade. Troppe auto ferme davanti alle scuole: ordinanza le vieta
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RONCADE (TREVISO) - Ingressi scolastici trasformati in drive-in, con auto che sostano o in transito, e traffico congestionato. Il Comune di Roncade dice basta: al via l'ordinanza anti caos che obbliga i genitori a depositare i ragazzi nel parcheggio attiguo. Basta Suv e autom parcheggiate in terza fila davanti all'ingresso: i ragazzi accedono alle classi attraverso un corridoio cordonato e solo pedonale. «Abbiamo dovuto agire perchè la contiguità tra elementari e medie rischiava di creare pericoli e incidenti. I nonni vigile hanno dato l'allarme e abbiamo deciso di intervenire- spiega il sindaco Pieranna Zottarelli- all'inizio i genitori erano un po' contrariati, ora ci ringraziano». 
 
IL PROBLEMATroppo caos, niente automobili di fronte alle scuole negli orari di ingresso e di uscita. Chi vorrà accompagnare gli studenti delle scuole elementari e medie in auto dovrà così lasciarli nel parcheggio della pesa pubblica oppure in quello delle piscine perché, visto l'affollamento che c'è in via Vivaldi fra le 7,45 e le 8,45 e poi, all'uscita, da mezzogiorno fin quasi alle due del pomeriggio, e fra le quattro e le cinque circa, le situazioni di potenziale pericolo sono diventate insostenibili. Nell'ordinanza comunale è infatti rilevato che «quasi la totalità degli alunni è accompagnata in auto dai genitori», tanto che il momento di maggiore rischio nel tragitto da casa a scuola pure per i pochi che vi si recano a piedi o in bicicletta - è diventato il momento in cui si entra e si esce dagli istituti. Il tratto precluso, che in pratica si affaccia al lato ovest del quadrilatero militare in cui si trova la caserma dei carabinieri, sarà comunque accessibile a pullman del trasporto scolastico, mezzi di soccorso e dell'Arma. «La situazione di Roncade è particolare- aggiunge Zottarelli- le scuole si trovano nello stesso quadrante e hanno orari che si sovrappongono. Da qui spiegata l'ordinanza». 
LO SMOGLa misura, per quanto limitata in termini di spazio, dovrebbe anche contribuire ad abbattere il picco di emissioni di gas di scarico che si verifica per almeno un'ora e mezza tutti i giorni proprio di fronte a sedi di aggregazione di persone minori. In varie città dell'Emilia Romagna, ad esempio, sono stati condotti test sulla concentrazione di smog davanti alle scuole, con esiti tutt'altro che tranquillizzanti. A Modena alcuni partiti hanno chiesto il divieto della circolazione delle automobili in vie in cui ci siano istituti scolastici. Il sindaco di Londra, già nel 2017, aveva sollevato il problema avviando un progetto di allontanamento dei plessi scolastici non potendo fare il contrario - dalle strade più trafficate. A Biancade, nei primi anni Duemila, ci fu un lungo dibattito popolare per attenuare le emissioni di elettrosmog generato da un elettrodotto vicino alla scuola elementare, pur in assenza di evidenze scientifiche ancora certe sulla nocività dei campi elettromagnetici. Prevalse giustamente il principio di precauzione. Essendo invece già conclamata la relazione fra i gas di combustione e molte patologie respiratorie, il provvedimento comunale su via Vivaldi dovrebbe essere immediatamente compreso e accettato. «Questa decisione risponde alla logica di maggior sicurezza. Teniamo ovviamente monitorata la situazione: se si dovessero creare intralci o ingorghi siamo pronti a tornare sulle nostre decisioni. E' una misura sperimentale, necessaria però a rispondere ad un'emergenza documentata». Il sindaco comprende il disagio di alcune famiglie che hanno dovuto modificare il tragitto. «L'insofferenza è comprensibile. Si tratta di cambiare abitudini. Come tutte le novità anche questa genera apprensione. Però molte famiglie ci hanno fatto i complimenti. E' una misura che darà buoni risultati in termini di sicurezza e sostenibilità». 
Elena Filini 
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