Monselice, giostra della Rocca: finale mozzafiato, la spunta il Carmine

Lunedì 16 Settembre 2019 di Camilla Bovo
Monselice, giostra della Rocca: finale mozzafiato, la spunta il Carmine
MONSELICE (PADOVA) - La 34. edizione della Giostra della Rocca si tinge di biancorosso. È la contrada del Carmine ad essersi aggiudicata il primo posto alla quintana, sfida regina del Palio di Monselice. A regalarle la vittoria il pluricampione Gioele Bartolucci, toccatole in sorte dopo la prova del Tamiso. Trentadue anni, fantino, Gioele Bartolucci era infatti già stato incoronato campione lo scorso anno, con i colori del San Bortolo, e nel 2008 e 2009 con quelli della Torre. Il torneo nel campo di via Piave ha offerto indubbiamente un grande spettacolo e tante emozioni al pubblico, con ottime prestazioni dei fantini, che hanno preso un gran numero di anelli, anche se hanno allungato i tempi di gara, con molte prestazioni sopra il minuto. Ci sono stati anche attimi di paura, quando, alla  prima tornata, nella sfida tra Alberto Liverani per San Bortolo e Cosimo Tintorini per Ca' Oddo, il cavallo della contrada verde rosa si è imbizzarrito, disarcionando il suo cavaliere e cadendo a sua volta. L'intera platea ha trattenuto il fiato, ma fortunatamente non ci sono state conseguenze né per il fantino (che però ovviamene ha perso la gara), né per l'animale.
LIVELLO ALTOLa gara, svoltasi nel pieno rispetto dei tempi, anche se in alcuni punti il ritmo è stato un po' calante, fin dalle prime fasi è stata avvincente, con quasi tutti gli anelli presi e con i fantini distanziati l'uno dall'altro per pochi centesimi di secondo. La prima batteria ha infatti dimostrato subito l'ottimo livello dei campioni in gara, con il veterano Alessio Ricchiuti per la contrada della Torre che ha compiuto il giro più veloce: 54 secondi e un centesimo di secondo. Dalla prima batteria è stato ripescato Matteo Gianelli, che ha fatto così sognare ancora la sua contrada di Ca' Oddo. Con la seconda batteria il livello delle prestazioni è aumentato ulteriormente, con i campioni affermatisi gli uni sugli altri per pochi punti. Lo stesso Bartolucci è stato sconfitto per pochi centesimi di secondo da Alessio Ricchiuti (che è persino riuscito a migliorare i propri tempi), salvo essere poi ripescato. Il primato del giro più veloce è andato però a Alessandro Scoccione di San Giacomo: appena 52 secondi e 19 centesimi. La terza batteria ha visto crescere la competitività e l'emozione dei campioni ancora in gara. Si è conclusa con quattro contrade in semifinale: San Martino, Carmine, Monticelli e San Giacomo.
L'EMOZIONELa prima sfida, tra Matteo Rivola per San Martino e Gioele Bartolucci per il Carmine ha visto primeggiare quest'ultimo. La seconda sfida, tra Willer Giacomoni per Monticelli e Scoccione per San Giacomo, ha invece visto la vittoria del fantino di Monticelli. Si è quindi disputata la finalina, con San Martino che si è fermato al quarto posto e San Giacomo che ha conquistato la terza posizione. Si è quindi arrivati all'emozionate finale, che ha riservato un clamoroso colpo di scena. Giacomoni è stato il cavaliere più veloce e ha centrato tutti e tre gli anelli, ma è stato penalizzato a causa di una falsa partenza. La contrada di Monticelli ha quindi dovuto cedere la vittoria a quella del Carmine. «Siamo contentissimi, quest'anno abbiamo ottenuto soddisfazioni enormi in tutte le gare ha commentato emozionato il neo-capocontrada Ercolino di Rienzo Con Bartolucci siamo stati decisamente fortunati». Sportivo il commento di Rino Biscaro, capocontrada di Monticelli: «Abbiamo sognato anche quest'anno», ha detto. Quanto al campione Bartolucci, un lavoro in un supermercato e una passione selvaggia per i cavalli, ha subito preso tra le braccia il figlio Romeo. «Quest'anno ho corso con Soltanto Amici, castrone di sette anni ha commentato - Dedico questa vittoria alla mia famiglia e alla scuderia».
Camilla Bovo
Ultimo aggiornamento: 13:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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