Kristina Koedderich e Drew Wasilewski hanno desiderato a lungo una figlia che fosse il frutto del loro amore e che ricordasse nei tratti entrambi i genitori. Quando la bambina è arrivata però non potevano credere ai loro occhi: la piccola sembrava asiatica e man mano che cresceva insinuava il dubbio che nella clinica della fertilità avessero commesso un errore.
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Il test del Dna ha in seguito confermato che la bambina è stata concepita usando per sbaglio lo sperma di un donatore sconosciuto. Due anni dopo la nascita, Wasilewski ha scoperto che c'era lo «0% di probabilità di essere il padre biologico». Proprio quella figlia tanto attesa, nata nel 2013 grazie alla fecondazione in vitro, sarebbe stata la causa della separazione tra i due. Drew teme, inoltre, che il suo sperma sia stato utilizzato in un altro trattamento e vuole indagare.
Come riporta il Sun, gli ex coniugi hanno dato mandato al loro legale di procedere contro la clinica della fertilità ritenendola responsabile della fine del loro matrimonio. Hanno intentato una causa per ottenere chiarimenti e un risarcimento danni. Tanto è bastato per spingere un giudice a imporre alla clinica di rivelare la lista di tutti i donatori che si sono rivolti alla struttura nel momento in cui la coppia ha ricevuto il trattamento, in modo da restringere il campo per la ricerca del padre biologico.
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