Intervento al cuore a pochi giorni dalla vacanza da sogno: inizia l'odissea

Mercoledì 11 Settembre 2019 di Camilla De Mori
Intervento al cuore a pochi giorni dalla vacanza da sogno: inizia l'odissea
UDINE -  Era la vacanza da sogno negli States attesa da tempo. Ma poi, a pochi giorni dalla partenza, il dramma che non ti aspetti, che scardina tutti i programmi. E, alla fine, la battaglia (per ora almeno in parte a lieto fine) per ottenere il rimborso totale dei voli. Un'odissea, quella affrontata da un friulano della provincia di Udine che, come spiega Letizia D'Aronco, che ha seguito il caso per Federconsumatori, aveva prenotato due itinerari di volo con due compagnia diverse: sarebbero dovuti partire a inizio luglio in quattro, moglie marito e due figli, e l'idea era quella di visitare prima una grande città e quindi fare un soggiorno di mare, per un totale di due settimane di vacanze. Poi, spiegano all'associazione, «a pochissimi giorni di distanza dalla partenza, il capofamiglia ha avuto un gravissimo problema cardiaco che l'ha portato ad essere operato d'urgenza, con un intervento a cuore aperto». «A quel punto il viaggio non era certo il primo pensiero», come non lo era annullare i due voli. «Quando il caso è arrivato all'attenzione di Federconsumatori, abbiamo mandato i reclami a entrambe le compagnie, tutte e due straniere. Una delle due ha risposto e procederà al rimborso totale, per circa 1.500 euro, mentre dalla seconda ancora attendiamo una risposta». In totale si parla di circa 3mila euro fra entrambi i voli. Vincente si è rivelata la strategia di far riferimento ad una sentenza della Corte di Cassazione, che si occupava di viaggi organizzati, ma che, «per analogia, si può applicare anche ai soli voli». Come ha scritto D'Aronco nel suo reclamo, «è applicabile al caso in esame l'articolo 1463 del Codice civile ovvero la risoluzione per impossibilità sopravvenuta della prestazione, come d'altra parte confermato ampiamente da giurisprudenza di merito e di legittimità. È possibile menzionare la sentenza 18047 del 10 luglio 2018 della Corte Suprema di Cassazione, in base alla quale la risoluzione di cui all'articolo 1463 del codice civile è invocabile da entrambe le parti del rapporto contrattuale, poiché costituisce una tutela alla parte impossibilitata oggettivamente a fruire della prestazione pattuita».

I CASI Ora che l'estate è finita, come, implacabile, ci ricorda il termometro, all'associazione di tutela dei consumatori sta arrivando una messe di segnalazioni. «Tantissimi hanno avuto problemi con i voli - spiega la presidente di Federconsumatori Erica Cuccu -, soprattutto con le compagnie low cost». Uno degli ultimi casi che ha affrontato riguardava, per esempio, «una famiglia friulana di sei persone, che sarebbe dovuta rientrare da Amsterdam ma che ha dovuto fare i conti con la cancellazione del volo: la compagnia low cost ha detto che c'erano stati problemi di traffico aereo. Sono stati riprotetti sul volo successivo, che tro faceva scalo ad Edimburgo e non rientrava direttamente a Venezia, e hanno dovuto fermarsi una notte in più. La compagnia ha pagato l'albergo». Ma, secondo Federconsumatori, la famiglia friulana aveva anche diritto ad un risarcimento del danno. «Vista la lunghezza del volo, ammontava a circa 250 euro a passeggero. Le compagnie spesso cercano di ricondurre la cancellazione alla casistica eccezionale, ma poi devono dimostrarlo: non puoi dire, per esempio, che c'era cattivo tempo quando tutti gli altri voli sono partiti...». Nel caso specifico, prosegue Cuccu, «quando ho chiesto l'indennizzo previsto dalla carta dei diritti del passeggero, in un primo momento la compagnia ce l'ha negato. Ma quando ho chiesto un estratto di tutti i voli dell'aeroporto di Amsterdam quel giorno, allora hanno fatto dietrofront e hanno detto che pagheranno i 250 euro richiesti». Ma questo è solo uno dei tanti casi arrivati a Federconsumatori. «Dall'inizio dell'estate, già ne abbiamo affrontati una trentina». In casa Adiconsu, invece Dino Pontisso parla di un'estate relativamente tranquilla, almeno dal suo punto di osservazione. «Abbiamo trattato una quindicina di casi, un dato nella norma. È andata abbastanza bene finora. Poi vedremo cosa succederà durante l'inverno».
 
Ultimo aggiornamento: 11:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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