Veneto, rivoluzione nella Lega: nominati sette commissari

Domenica 8 Settembre 2019 di Angela Pederiva Alda Vanzan
Pontida 2018
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VENEZIA - A dieci settimane dal cambio al vertice della Liga Veneta, l'organigramma si completa anche al livello provinciale. Come sul piano regionale, dove lo scorso 2 luglio era stato designato l'allora ministro Lorenzo Fontana, anche in questo caso si tratta di commissari: responsabili di transizione, scelti non dal basso ma individuati dall'alto, in attesa dei prossimi congressi, se e quando saranno celebrati. Però una novità c'è: il direttorio ha deciso di formalizzare sette nomine, e non più otto come accadeva in precedenza, riunendo Venezia e Veneto Orientale sotto una sola apicalità.
LE ARTICOLAZIONI Fino a ieri le articolazioni territoriali del Carroccio in Veneto risultavano quelle stabilite il 14 maggio 2018 dal direttivo nathionàl, all'epoca guidato dal segretario Gianantonio Da Re, per sostituire i leader provinciali eletti parlamentari (e quindi diventati incompatibili) o (ed era il caso di Rovigo) dimissionari: Franco Gidoni a Padova, Roberto Ciambetti a Treviso, Nicola Finco a Verona, Fausto Dorio a Rovigo, Alberto Stefani a Venezia, Paolo Tosato a Vicenza, Gianpiero Possamai a Belluno, mentre Luca Tollon era stato riconfermato nel Veneto Orientale. Ma dopo il cambio di Da Re con Fontana, è proseguita la nuova fase, culminata nel confronto interno al direttorio di cui fanno parte anche il governatore Luca Zaia, l'ex ministro Erika Stefani, l'assessore regionale Roberto Marcato e il capogruppo regionale Nicola Finco. «A tutti i neo-nominati ha fatto sapere l'organismo presieduto da Fontana il mandato assegnato è stato quello di lavorare e ripartire con l'attività sui territori, rilanciare l'azione della Lega e dare impulso organizzativo ai prossimi appuntamenti. L'agenda degli eventi parte con Pontida, domenica 15, quindi la gazebata del 21-22 settembre, la grande manifestazione della Lega a Roma il prossimo 19 ottobre e, ovviamente, le elezioni Regionali del prossimo anno». Il direttorio ha anche riferito di aver rivolto gli auguri di buon lavoro ai nuovi commissari e di aver formulato i ringraziamenti ai loro predecessori per l'attività svolta.
I PROFILI I nuovi profili vedono un'età media di 40 anni e hanno in comune un'esperienza amministrativa. A Venezia il commissario unico è Andrea Tomaello: 29 anni, una laurea triennale in Scienze politiche e una magistrale in Economia a Ca' Foscari, capogruppo a Mirano. «Bravo e disponibile, sono contento della scelta lo descrive il vicegovernatore Gianluca Forcolin, riferimento politico del Veneto Orientale ma credo sarà opportuno affiancargli un vicecommissario, perché la provincia è lunga 130 chilometri e non può seguirla da solo». 
A Verona c'è Nicolò Zavarise: 29 anni, attuale assessore comunale al Commercio, già presidente della popolosa terza circoscrizione. 
A Padova sale Filippo Lazzarin: 35 anni, direttore di centri commerciali e organizzatore di eventi (tra cui la recente festa di Conselve con Matteo Salvini), da tre mandati è sindaco di Arzergrande. 
A Vicenza si punta su Matteo Celebron: 31 anni, assessore comunale ai Lavori pubblici, già segretario di sezione, componente del direttivo provinciale e collaboratore del gruppo Lega in Consiglio regionale. 
Franco Gidoni rimane commissario, ma questa volta nella sua Belluno:  64 anni, consigliere regionale e ingegnere, è stato vicesindaco e parlamentare. 
A Treviso viene promosso Gianangelo Bof: 44 anni, impiegato commerciale in un'azienda di telecomunicazioni, attuale vicesindaco di Tarzo (di cui è stato primo cittadino per dieci anni), presidente per due mandati dell'Unione montana delle Prealpi trevigiane. 
Infine a Rovigo il prescelto è  Guglielmo Ferrarese: 55 anni, tributarista,  vicesindaco e assessore al Bilancio di Lendinara, è stato segretario comunale della Lega e componente del direttivo provinciale.  
 
Ultimo aggiornamento: 20:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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