MODI E MODA di
Luciana Boccardi
Moda e red carpet alla Mostra del
Lido - La difficile arte dell'eleganza
Venerdì 6 Settembre 2019
di Luciana Boccardi
Forse ho ancora bisogno di tempo per capire il brivido che accende i fans che dopo ore di attesa in piedi, accalcati, bruciati da un sole spietato ma appagati da un posto in pima fila ai bordi del red carpet che consentirà di poter aspirare a un autografo della diva che fa passerella, del divo più fotografato, se non la firma da portare a casa come ricordo di una vita almeno la possibilità di aver sfiorato con la mano uno strascico, o una sciarpa di piume di struzzo, o una pseudo carezza sui capelli dal divo che si concede per il rito “tribale” della passerella . Diciamo che, senza la presenza dei fans, l’evento della Mostra, come tanti altri eventi , perderebbe le bollicine, l’energia mediatica che ormai rappresenta la parte quasi più raccontata della Mostra .
IL red carpet del Lido in questa tornata 2019 della Mostra del Cinema non ha deluso i fans in cerca di manovre ravvicinate con la notorietà (che oggi puoi leggere tout court anche come celebrità). Attori di ogni età, arrivati o in ascesa , star di ogni età , hanno attraversato in questi sette giorni dedicati alla celebrità il red carpet del Lido come “ testimoni di eleganza” , così almeno nell’intenzione degli stilisti che forniscono abiti e accessori per acquisire una giusta visibilità.
Questo aspetto del red carpet non ha convinto perché l’eleganza non può affidarsi a un vestito per quanto bello sia. L’abito da red carpet deve essere non solo “indossato” ma “ compreso da chi lo indossa , mentre invece spesso è solo assegnato, prestato, a una bella donna (o a un bell’attore) che però cammina male, non si sente giusta dentro quel vestito e non gli rende perciò il merito che lo stilista si aspetta. Eleganza è un’arte difficile.
Nelle ore che precedono l’apertura della Mostra del Cinema, negli ateliers dei grandi couturiers, presso gli uffici stampa di famose Maison, nelle agenzie di PR più gettonate si susseguono telefonate da stalkeraggio ai rappresentanti delle dive o dei divi per i quali si prevede la passeggiata reclamistica prima del film della serata. E le offerte e le richieste di abiti prestati, noleggiati, raramente donati (mai assolutamente acquistati ) da un divo o da una diva famosi, si accavallano . Normale che Chiara Ferragni, influencer di professione, indossi con garbo i modelli scelti come vetrina di possibile vendita , portati in modo corretto anche quando inalbera J’adior sulla maglietta Dior a righe. Pescati nel guardaroba Armani , i vestiti di Alessandra Mastronardi, madrina della 76^ Mostra, scelti dalla collezione che lo stilista milanese ha fatto predisporre per il red carpet al Lido di Venezia sono risultati bellissimi e anonimi. Applaudito in ogni caso per la dose di ironia, anche l’abito Batman di Gucci. Sexy-deterrente, nonostante uno spacco da vertigini , la robe-manteau di Michelle Hunziker.
Non sempre l’abito (magari bellissimo ma indossato male da una attrice che non è una indossatrice o che semplicemente al naturale è meno bella di quanto facevano apparire le immagini ) ottiene le conferme cercate. Jean Paul Gaultier - che ormai centellina la sua produzione - ha realizzato un abito destrutturato, dai grandi revers rosso aragosta, per l’amica di sempre, Catherine Deneuve, ma l’attenzione del pubblico è andata più al tatuaggio che l’attrice settantacinquenne mostrava sulla schiena: uno scorpione stilizzato elegantissimo, o forse un ippocampo travestito, un gioco che ha fatto pensare all’eccentricità del tattoo più che al vestito in sé. Ma l’osare dell’attrice come sfida al tabù dell’età sdoganato dal tatuaggio senile ha ottenuto più consensi che dissensi. Abiti lunghi, corti, cortissimi, belli ma spesso poco eleganti : forse perché troppo eccentrici o comunque perché l’eleganza ha bisogno di qualità particolari che non si vedono ma si percepiscono. E quelle, soprattutto nei red carpet. spesso latitano.
Una mosca bianca per compostezza, bellezza, signorilità , il vestito da gran sera con alternanza lungo e corto indossato dalla superdiva del cinema cinese Gong Li: grande attrice ma anche gran signora.
Ultimo aggiornamento: 15:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA