NOVE - Tre giorni di arte, cultura e intrattenimento animeranno Nove da domani, venerdì 6, sino a domenica 8 settembre, in occasione della tradizionale Festa della Ceramica e i Portoni Aperti, giunti alla loro 22esima edizione. Un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto in cui l’arte ceramica si mostrerà al pubblico in tutte le sue sfaccettature per celebrare i ventidue anni di festa, una vetrina sulla storia e l’innovazione dell’arte ceramica a Nove, come dell'area bassanese. Un’edizione, questa, che vedrà protagonisti oltre 100 artisti da tutto il mondo, ma anche tante mostre di grande spessore artistico, laboratori, eventi culturali, convegni, workshop, spettacoli e buon cibo, il tutto per far vivere al pubblico un’esperienza unica tra shopping, arte e gusto.
Tutti gli amanti della ceramica saranno catturati dal fascino dei Portoni Aperti, le storiche aziende che aprono le porte ai visitatori mostrando le varie fasi della lavorazione della ceramica e dell’immancabile mostra-mercato, con un centinaio di espositori provenienti da tutto il mondo che, dislocati negli angoli più suggestivi del centro di Nove, presentano pezzi artigianali tradizionali e sperimentali di ogni tipo e forma: un vero e proprio pot pourri di colori e fogge.
Molteplici e di vario genere sono le mostre in calendario quest’anno, a partire dalla monografica d’autore “Pegaso, il volo continua” di Angelo Zilio in cui l’artista interpreta la nota figura mitologica in una raccolta di opere di autentica originalità e il fascino dei cuchi “Fisko Tattoo” del novese Mirko Marcolin, ovvero il tradizionale cuco rivisitato in chiave pop; entrambe visitabili al Museo Civico della Ceramica, assieme alla straordinaria collezione permanente. Sala De Fabris ospita invece “Faïence”: la creatività nella millenaria tradizione di Faenza espressa dagli artigiani-artisti faentini attraverso 30 opere di particolare bellezza.
Tra le numerose altre rassegne, sparse nei vari siti, a Palazzo Baccin si potranno invece ammirare la mostra “L’oro bianco di Napoli” dell’Istituto raro Caselli-De Sanctis e Real Fabbrica di Capodimonte, una rivisitazione contemporanea, operata attraverso il design, su pezzi che provengono dall’arte e dall’artigianato storico napoletano. Ma anche la mostra fotografica “Woodfire&pottery” di Bibo Cecchini sulle cotture sperimentali ad Argillà Italia e sulla residenza di Angelica Tulimiero da Antonio Bonaldi, il progetto “Articolari” di Officina900, una lettura singolare e moderna delle articolazioni del corpo umano trasferita nella ceramica e “Ceramiche di luce” di Maria Christina Hamel.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Tutti gli amanti della ceramica saranno catturati dal fascino dei Portoni Aperti, le storiche aziende che aprono le porte ai visitatori mostrando le varie fasi della lavorazione della ceramica e dell’immancabile mostra-mercato, con un centinaio di espositori provenienti da tutto il mondo che, dislocati negli angoli più suggestivi del centro di Nove, presentano pezzi artigianali tradizionali e sperimentali di ogni tipo e forma: un vero e proprio pot pourri di colori e fogge.
Molteplici e di vario genere sono le mostre in calendario quest’anno, a partire dalla monografica d’autore “Pegaso, il volo continua” di Angelo Zilio in cui l’artista interpreta la nota figura mitologica in una raccolta di opere di autentica originalità e il fascino dei cuchi “Fisko Tattoo” del novese Mirko Marcolin, ovvero il tradizionale cuco rivisitato in chiave pop; entrambe visitabili al Museo Civico della Ceramica, assieme alla straordinaria collezione permanente. Sala De Fabris ospita invece “Faïence”: la creatività nella millenaria tradizione di Faenza espressa dagli artigiani-artisti faentini attraverso 30 opere di particolare bellezza.
Tra le numerose altre rassegne, sparse nei vari siti, a Palazzo Baccin si potranno invece ammirare la mostra “L’oro bianco di Napoli” dell’Istituto raro Caselli-De Sanctis e Real Fabbrica di Capodimonte, una rivisitazione contemporanea, operata attraverso il design, su pezzi che provengono dall’arte e dall’artigianato storico napoletano. Ma anche la mostra fotografica “Woodfire&pottery” di Bibo Cecchini sulle cotture sperimentali ad Argillà Italia e sulla residenza di Angelica Tulimiero da Antonio Bonaldi, il progetto “Articolari” di Officina900, una lettura singolare e moderna delle articolazioni del corpo umano trasferita nella ceramica e “Ceramiche di luce” di Maria Christina Hamel.