Governo, Conte al Quirinale alle 9.30. Di Maio: «Prima programma, poi i nomi». Pd: inaccettabile premier e vice M5S

Mercoledì 28 Agosto 2019
Governo, diretta. Zingaretti: «Sì a Conte premier, nessuna staffetta ma nuova sfida». Salvini al Colle
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Governo, il primo passo per il bis di Giuseppe Conte è compiuto. Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio comunicano a Sergio Mattarella che il Pd ha accettato la proposta del M5S di dare vita a un «Conte due».

Il presidente della Repubblica lo convoca alle 9.30 al Quirinale per conferirgli l'incarico di formare il nuovo governo, poi Conte avvierà le consultazioni.

​Governo, Salvini: «Italiani ostaggio di 100 cacciatori di poltrone»

Ore 22.50 «Non abbiamo parlato di poltrone, abbiamo parlato di due questioni: il Pd non può entrare in un governo a fare da spettatore. E non possiamo entrare in un governo in cui rivivere questi 14 mesi, con un presidente del consiglio dopo alcuni mesi iniziano a farsi due campagne elettorale separate permanenti, noi questa roba non la vogliamo più». Lo ha detto questa sera il vicepresidente del Pd Andrea Orlando alla Festa nazionale dell'Unità di Ravenna, parlando della trattativa aperta con il M5s sul governo. «Se c'è un presidente del consiglio - ha detto Orlando - non vogliamo che sia un arbitro, vogliamo che sia quello che dirige la baracca e vogliamo per questo, essendo stato indicato dal Movimento Cinque Stelle, che sia lui il garante dell'azione del Movimento Cinque Stelle». «E vogliamo - aggiunge Orlando - che il Partito Democratico abbia un riconoscimento in una figura di riferimento dell'attività di governo. Questa è la nostra posizione: non vogliamo un ministero in più, né prebende».

Ore 22.13 Riunione in pizzeria per i vertici M5s che a conclusione di una delle giornate più delicate per il Movimento si sono ritrovati in un ristorante del centro di Roma. Alla tavolata siedono Luigi Di Maio con la fidanzata Virginia Saba e con loro ci sono i ministri Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, i capigruppo Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli, i sottosegretari Vito Crimi e Vincenzo Spadafora, il socio di Rousseau Max Bugani e il consigliere Pietro Dettori.

Ore 20.57 - «L'offerta della Lega a Di Maio di fare il presidente del Consiglio è scritta, nero su bianco...». Lo dichiarano fonti del Movimento 5 stelle, replicando ai leghisti che negano di aver offerto la premiership al capo del M5s..

Ore 20.50 Telefonata, in serata tra Beppe Grillo e Luigi Di Maio. A quanto si apprende da fonti vicine a Di Maio e al Garante del M5S, Grillo ha chiarito che il suo riferimento, nel post, «è ai ministeri più tecnici» e «sfido i partiti a trovare persone migliori». Nel corso di una telefonata di questa sera Beppe Grillo, secondo fonti vicine all'ex comico e al capo politico, ha sottolineato a Luigi Di Maio che è lui ad avere titolo per decidere la squadra. «Sei tu il capo politico, e decidi tu per il Movimento, il mio è stato un paradosso», ha detto Grillo, secondo le stesse fonti.

Ore 20.14 «Il problema non è il nome di Di Maio, ma è inaccettabile che presidente e vice presidente siano dello stesso partito». Lo ribadiscono fonti del Partito democratico.

Ore 19.00 Luigi Di Maio ha parlato davanti alla stampa dopo aver incontrato il presidente Mattarella. «Oggi abbiamo detto che c'è un accordo politico con il Pd affinché Giuseppe Conte possa diventare di nuovo presidente del Consiglio. Sulla testa degli italiani è piombata una crisi inaspettata. Molti di questi italiani stavano aspettavano un abbassamento delle tasse a fine anno, una sanità più libera dai partiti, la revoca delle concessioni, investimenti per il Sud, ma si è deciso di far saltare tutto, eppure gli italiani avevano votato per vedere risolti i propri problemi e non quelli di qualcun altro. In questi anni il nostro obiettivo è sempre stato cambiare guardando a un progetto per l'Italia di grande respiro che mettesse al centro la persona ed i beni essenziali. Un nuovo umanesimo di cui Giuseppe Conte è stato un grande interprete. Uomo di grande coraggio che ha dimostrato di servire il Paese con spirito disinteressato e di abnegazione. Siamo sempre stati un movimento post ideologico, abbiamo sempre pensato che non esistano schemi di destra o sinistra ma solo soluzioni. Ci hanno accusato dell'essere dell'una o dell'altra parte. Questi schemi sono ampiamente superati. Si sono alimentate tante polemiche sulla mia persona e mi ha sorpreso che in una fase così delicata qualcuno abbia pensato al sottoscritto piuttosto che al bene del Paese. La Lega mi ha proposto di propormi come premier per il M5s e mi ha informato di averlo comunicato anche a livello istituzionale. Li ringrazio con sincerità ma con la stessa sincerità dico che penso al bene di questo Paese e a non me».



LA DIRETTA DELLE CONSULTAZIONI



Ore 18.30 «Uno spettacolo indecoroso». Così Matteo Salvini definisce, al termine delle consultazioni, l'accordo di governo tra M5S ePd. «Tutte le elezioni in questo anno hanno visto un solo partito perdere sistematicamente, il Pd. Milioni di italiani si chiedono a che cosa serva votare se quelli che mandiamo a casa con le elezioni tornano dalla finestra con i giochi di palazzo. Dignità vorrebbe che ci fossero elezioni. Ma chi ha paura del voto non può scappare all'infinito», ha detto Salvini. «La verità vera è che 60 milioni di italiani sono ostaggio di 100 parlamentari che hanno paura di mollare la poltrona. Qualcuno può dire, questa è la democrazia. Allora non ci si stupisca se la gente non vota», aggiunge. 

Ore 17.47 Matteo Salvini, con i capigruppo della Lega di Senato e Camera, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, sono al Quirinale per le consultazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Ore 17.30 Per Silvio Berlusconi la soluzione di governo Pd-Cinquestelle è 
«inadeguata a risolvere i problemi sul tappeto», dice il leader di Forza Italia al termine delle consultazioni. Il governo basato sull'intesa M5S-Pd, «come il precedente, non nasce dalla volontà degli elettori, ma da una manovra di palazzo politicamente e programmaticamente debole», ha affermato Silvio Berlusconi.

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Ore 16.30 Nicola Zingaretti annuncia il sostegno a Conte premier e alla nuova iniziativa di governo. «Abbiamo riferito al Presidente di aver accettato la proposta del Movimento 5 Stelle di indicare, in quanto partito di maggioranza relativa, il nome del presidente del Consiglio, nome indicato dal M5S nei giorni scorsi», ha detto il segretario dem al termine delle consultazioni. Non si tratta, ha precisato di una "staffetta" ma il nuovo governo porterà «una nuova sfida, l' inizio di una nuova stagione, civile, sociale e politica». 

Ore 15.45 La delegazione del PD è entrata al Quirinale per il secondo giro di consultazione con il capo dello Stato. Il segretario Nicola Zingaretti è arrivato a piedi insieme al presidente Paolo Gentiloni e alla vicesegretaria Paola De Micheli. Intanto ci sarebbe stato un nuovo contatto telefonico tra Nicola Zingaretti e Giuseppe Conte. A quanto si apprende da fonti parlamentari, il segretario del Pd e il premier dimissionario si sarebbero sentiti prima che la delegazione Pd andasse al Quirinale per le consultazioni.  

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Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 09:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA