Badante estorce 50mila euro
al 90enne invaghito di lei:

«Dammene ancora o me la paghi»

Domenica 25 Agosto 2019 di Marina Lucchin
Un anziano fa denuncia dai carabinieri
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PADOVA - Rimasto solo dopo la morte della moglie, un novantenne aveva fatto entrare nella sua casa una colf che era ormai diventata “di famiglia”. L’anziano, forse anche un po’ invaghito della donna, una 62enne moldava, le aveva dato, negli anni, dal 2011, la bellezza di 50mila euro (oltre allo stipendio regolare) per consentirle di far fronte alle difficoltà familiari che lei gli raccontava. Una volta esaurito, però, tutto il gruzzoletto, frutto di una vita di sacrifici, l’uomo, che abita a pochi passi da Prato della Valle, ha dovuto tirare i cordoni della borsa e lo ha comunicato alla badante. La straniera a quel punto si è trasformata, abbandonando le vesti dell’amabile donna di casa e vestendo quelle della “mafiosa”. Ha iniziato, infatti, a minacciare l’anziano, assicurandogli che era in contatto con persone “cattive” e che se lei non avesse dato loro i soldi che pretendevano, sarebbero andati da lui o da sua figlia a riscuoterli.

 
Così l’anziano si è rivolto ai carabinieri della stazione di Prato della Valle, guidati dal luogotenente Giancarlo Merli, che hanno iniziato a svolgere le indagini e, alla fine, hanno denunciato la straniera per tentata estorsione. 
Tutta la storia nasce nel 2011, quando la moldava si presenta a casa dell’anziano proponendosi sia come badante per l’anziana moglie, ricoverata in ospedale, sia come colf per le pulizie di casa. In un primo momento il 90enne non è interessato alle sue prestazioni, ma poi, qualche tempo dopo, una volta morta la moglie, ritrova il suo numero di cellulare e la chiama chiedendole di lavorare per lui come badante della casa.
L’anziano era molto soddisfatto di questa decisione dato che la donna si occupava bene della sua abitazione: lavava, stirava e teneva tutto in ordine. E nella solitudine di una vedovanza in così tarda età, la moldava gli era entrata nel cuore. Lo aiutava a superare la solitudine quotidiana e forse si era anche un po’ invaghito di lei. Fatto sta che la donna ha iniziato ad approfittarsi della situazione. Gli raccontava delle difficoltà che la sua famiglia, rimasta in Moldavia, stava affrontando. Una volta il figlio aveva bisogno di denaro per studiare, un’altra la figlia voleva soldi per comprarsi la macchina, quindi era il turno dei genitori che non avevano la possibilità di far fronte alle spese mediche. Mosso a compassione, il 90enne, dunque, metteva mano al portafogli e nel giro di 8 anni ha consegnato alla badante 50mila euro. Quando però i risparmi sono finiti, l’anziano ha avuto una brutta sorpresa. La donna ha iniziato a minacciarlo: «Devo del denaro a della gente “cattiva” del mio Paese. Se non do loro quel che vogliono, verranno a prenderselo da te o da tua figlia». In realtà non esisteva alcuna “mafia” moldava e i soldi se li sarebbe intascati lei. L’anziano però non si è fatto intimidire: è andato dai carabinieri e ha denunciato cosa stava accadendo. I militari hanno avviato le indagini e alla fine l’hanno indagata
Ultimo aggiornamento: 13:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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