Ponte di Piave. La Madonna piange sempre di venerdì: i fedeli aspettano le lacrime della statua

Venerdì 23 Agosto 2019 di Gianandrea Rorato
Ponte di Piave. La Madonna piange sempre di venerdì
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PONTE DI PIAVE (TREVISO) - Oggi è venerdì. A Ponte di Piave, da quattro settimane, non è un giorno qualunque. Esattamente un mese fa, era venerdì 2 agosto, nel primo pomeriggio, alcuni testimoni dissero di aver visto alcune gocce sul viso di una statuetta in gesso della Madonna. L'immagine è conservata da quarant'anni in parrocchia a Ponte di Piave. Era in una cripta della chiesa di San Tommaso. Tempo fa era stata spostata in una posizione più centrale. E lì è stata vista. Dell'episodio non si seppe nulla.  Fino al primo pomeriggio del 9 agosto, un altro venerdì. Quel giorno altri parrocchiani dissero di aver visto ancora gocce sul viso dell'immagine, parlando di vere e proprie lacrime. E qui le voci cominciarono a girare, tanto da uscire dai confini della parrocchia. La notizia finì sulla stampa il giovedì successivo, era Ferragosto. Da subito l'opinione pubblica si divise. Perché accanto a chi ha considerato il fatto davvero prodigioso, c'è chi ha parlato di semplice condensa dovuta al periodo estivo. In quel  momento il parroco don Gian Paolo Bano era a Lourdes per un pellegrinaggio diocesano insieme all'Unitalsi, i barellieri volontari che accompagnano i malati alla celebre grotta dell'apparizione mariana. Dopo aver registrato a Ponte un viavai sempre più intenso di fedeli, ma anche di curiosi, è stato deciso di custodire nella cripta, e sottochiave, l'immagine sacra. Qualche parrocchiano, però, venerdì 16 avrebbe segnalato, pur sottovoce, che sì, avrebbe notato ancora delle lacrime. Impossibile la controprova per il passante occasionale in quanto la chiesa era chiusa. 
LA REAZIONEMentre in parrocchia si consiglia calma: se sarà un evento straordinario, lo dirà solo il tempo. «L'enfasi e l'impazienza non aiutano». E si arriva a sabato 17, quando don Gian Paolo torna dal pellegrinaggio. E decide, in accordo con Vescovo e diocesi, di aprire la chiesa solamente in orario di messa o di celebrazioni come funerali. La statua rimane chiusa in cripta. Una misura adottata da ormai una settimana. Chi vorrà seguire la messa in chiesa potrà farlo, al solito, sabato alle 19 oppure alle funzioni della domenica mattina. Ma la cripta rimane off-limits. Subito dopo i fatti, don Gian Paolo ha commentato: «Dobbiamo cercare di avere prudenza. Per chi crede, la Madonna è già nel cuore. Il rischio è creare qualche disagio e poco onore alla parrocchia e alla cittadinanza. Provvederò alle celebrazioni delle messe in orario normale. Aprirò io la chiesa e, al termine della celebrazione, chiuderò le porte». Dunque porte chiuse anche oggi.
Gianandrea Rorato
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