​«Ancora non ci credo»: fede di fidanzamento rubata restituita dopo 12 anni

Giovedì 22 Agosto 2019 di Emanuele Minca
Nathalie Santin
SAN VITO (PORDENONE) - «Ancora non ci credo». L'insegnante Nathalie Santin aveva perso le speranze dopo il furto subito a casa di vari oggetti preziosi tra cui una fedina di fidanzamento, ma incredibilmente grazie a un articolo del Gazzettino e alla memoria di una giornalista l'ha ritrova dopo 12 anni. Quando si dice la speranza è l'ultima a morire... Questa bella storia è venuta a galla grazie allo scrupolo del comandante della Polizia locale di San Vito, Achille Lezi, a un appello scritto sul giornale e alla giornalista del Gazzettino, che conosce da tempo i protagonisti, i cui nomi erano incisi nella fedina, la quale ha chiamato gli interessati. Di quella fedina si era persa traccia nel 2007. Era stata rubata dall'abitazione dei Santin a San Vito. Ma poco tempo dopo il furto, era stata ritrovata a terra in centro storico, probabilmente persa dai ladri. Da allora era rimasta chiusa in un cassetto al c omando di Polizia locale. Almeno fino a ieri quando Nathalie Santin, insegnante all'Isis Paolo Sarpi di San Vito, l'ha potuta indossare nuovamente. Ormai non ci pensava più a quell'oggetto. Quella fede era stata ritrovata nello stesso periodo in cui le era stata rubata, per caso in via Altan. Non potendo risalire al legittimo proprietario, la Municipale l'aveva riposta nel deposito del comando. Dopo un anno il bene non reclamato, come prevede la legge, era diventato di proprietà comunale. Ma va detto che nel tempo erano state effettuate svariate ricerche, anche tramite le pubblicazioni di matrimonio del comune, per trovare i proprietari, però senza risultato.
LO SCRUPOLOLo scrupolo del comandante Lezi ha però fatto sì che si facesse un altro tentativo, allertando la stampa. E l'epilogo c'è stato ieri, quando la proprietaria si è presentata al comando della Municiplae e ha subito riconosciuto l'anello. «Sono rimasta stupita. Ho provato un'emozione speciale - racconta Nathalie Santin -. Si tratta di un anello di fidanzamento regalatomi dall'allora mio compagno Umberto Sarcinelli. Era il 1992 e avevo 25 anni. Me lo regalò, il giorno del suo compleanno il 28 luglio. Era una bella fedina però per me mancava qualcosa, quindi chiesi a Umberto di farci incidere una dedica. Scrisse i nostri nomi e la data. Ed è grazie anche a questo che ho potuto ritrovare l'anello che mi era stato rubato nel 2007 da ignoti, penetrati in casa mia e non sapevo che fine avesse fatto». Ma l'articolo scritto con l'intento di ritrovare la proprietaria dell'anello ha colto nel segno. «Appena arrivato in redazione, l'articolo è stato letto dalla mia amica giornalista - racconta la Santin - che ha intuito di chi erano i nomi incisi nelle fedina. Con lei abbiamo lavorato in passato per il Gazzettino, sia Umberto che io, sicchè ha fatto due più due». 
IL RECUPEROSantin ieri si è recata al comando di Polizia locale e ha fornito dettagli inequivocabili sull'appartenenza del prezioso oggetto. «Sono rimasta stupita di rivedere l'anello. L'ho subito riconosciuto e indossato e mi va ancora benissimo. Un grazie di cuore alla Polizia locale, al comandante Lezi, e all'amica giornalista». L'oggetto è stato quindi restituito alla Santin. Soddisfatto anche il comandante Lezi: «è stato un piacere aver ritrovato la proprietaria dell'anello: una bella storia finita bene». 
Emanuele Minca
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