Strage dei cassonetti, acciuffati i piromani, c'è anche una ragazza

Giovedì 22 Agosto 2019 di Cristina Antonutti
Presi i piromani dei cassonetti
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 PORDENONE - Sono in tre e da due settimane si divertono a bruciare cassonetti in città. Ma da ieri notte la “fiamma” con cui dovranno fare i conti è quella dei Carabinieri. Dopo l’ennesimo rogo una giovane donna che risiede a Pordenone e un immigrato maghrebino sono stati sorpresi da un equipaggio di militari che in borghese monitorava il quartiere delle Grazie. È dall’8 agosto che la piromane - alternandosi con un terzo amico, anche lui maghrebino - sfida i Carabinieri bruciando cassonetti. Notte dopo notte sono stati danneggiati 13 contenitori per la carta o la plastica posizionati prevalentemente nel quartiere delle Grazie.  Il gruppetto sembrava inarrestabile, ma ieri notte gli investigatori della Stazione e del Norm di Pordenone hanno bloccato la donna e uno dei suoi amici dopo l’ennesimo rogo in via Murri. Sono stati denunciati (provvedimento adottato anche per il terzo piromane) per danneggiamento seguito da incendio, reato per il quale non è previsto l’arresto, in quanto le azioni non hanno creato rischi di esplosione o messo a repentaglio l’incolumità dei residenti. Oltre ai cassonetti della Gea o alle foglie di una siepe bruciacchiate, infatti, non si sono registrate altre conseguenze, se non l’allarme sociale creato e l’ingente danno patito dalla società che ha dovuto sostituire i contenitori danneggiati dalle fiamme. Costano tra i 7/800 euro. Il danno, dunque, si aggira sui 10mila euro.
L’ESCALATION
Il primo rogo risale al pomeriggio dell’8 agosto in via Beata Domicilla, davanti all’area verde che si trova vicino alla chiesa. Un testimone ha visto l’intera azione e ha avuto la prontezza di scattare delle fotografie alla giovane donna e all’amico che aveva appiccato il fuoco al contenitore della carta. Mentre i Vigili del fuoco spegnevano l’incendio, la coppia ha bruciato un secondo cassonetto in via Rosaccio. Sembrava una bravata, invece durante la notte altri due cassonetti sono stati bruciati a Borgomeduna. Da quel momento le azioni si sono spostate nel quartiere della Grazie. Ne sanno qualcosa gli abitanti di via Murri, via Vesalio e via Dogana che hanno ripetutamente allertato, dopo la mezzanotte, la sala operativa dei Vigili del fuoco.
LA TRAPPOLA
Quella di ieri è stata la notte decisiva. I carabinieri di Stazione e Norm in questi 13 giorni si erano concentrati su tre sospettati: la giovane donna e i due maghrebini, uno tunisino e l’altro marocchino, entrambi in attesa di permesso di soggiorno per motivi umanitari. I militari avevano raccolto parecchi elementi, il quadro era completo e alla Procura era già stata inviata un’informativa. Lunedì due dei tre denunciati sono stati perquisiti. Non è servito a nulla, perchè durante la notte hanno colpito nuovamente in via Dogana. Ieri notte il personale ha pattugliato il quartiere nella fascia oraria in cui solitamente i piromani agiscono. Poco prima dell’1.15 eccoli arrivare in via Murri, appiccare il fuoco e scappare verso casa, che si trova sempre in quella zona. Verso le 2.50 nuovo allarme alla sala operativa dei Vigili del fuoco per un secondo cassonetto in via Vesalio. In questo caso l’incendio è stato scoperto successivamente perchè la combustione è stata molto lenta. L’abitazione della coppia è stata perquisita. Sono stati sequestrati vestiti e materiale che potrebbe essere stato utilizzato per appiccare i fuochi.
Cristina Antonutt
Ultimo aggiornamento: 08:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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