I presidenti di Atlantia e Autostrade hanno fatto bene ad andare a Genova

Sabato 17 Agosto 2019
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Egregio direttore, Particolarmente legato alla nobile città di Genova dove ho prestato servizio per diversi anni fra un trasferimento e l'altro, ho assistito mercoledi 14 alla commovente cerimonia in ricordo delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi.

Devo dire, con tutto il doveroso, pieno rispetto per il dolore dei familiari, che sono rimasto piuttosto sorpreso dal loro intransigente atteggiamento nei confronti della delegazione di Autostrade e Atlantia presente alla cerimonia su invito ufficiale del Sindaco Commissario Straordinario per la Ricostruzione.

È chiaro che hanno già emesso la loro condanna di colpevolezza e non ammettevano che gli esponenti delle due società potessero essere presenti nel momento del ricordo dei loro cari, quasi fosse una mancanza di rispetto Evidentemente il dolore non consente alcuna tolleranza, o via loro o via noi ha detto la presidente del Comitato dei familiari delle vittime. Mah.


Luciano Tempestini

Caro lettore, 
se i vertici di Atlantia e Autostrade non avessero partecipato alla cerimonia sarebbero stati duramente criticati per la loro assenza. Avendo scelto di essere presenti, attraverso i presidenti delle due società, sono stati comunque contestati e allontanati su richiesta del Comitato familiari delle vittime. Credo che i presidenti di Autostrade e Atlantia abbiano fatto bene ad andare a Genova, ben sapendo che polemiche e critiche non sarebbero mancate. Era comunque la cosa giusta da fare. La realtà è una sola: il ricordo della tragedia e di quei morti è ancora troppo vivo. E troppo recente la ferita e il dolore immenso che ha colpito tante famiglie. Serve tolleranza e comprensione.
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