Chioggia. Di colore, respinto al Cayo Blanco. La telefonata di scuse del gestore

Domenica 11 Agosto 2019 di Diego Degan
Di colore, respinto al Cayo Blanco. La telefonata di scuse del gestore

CHIOGGIA - «Sono dispiaciuto di quello che è accaduto. Ti faccio le mie scuse». «E io le accetto». È stato questo il cuore del colloquio telefonico avvenuto ieri tra Fabio Damian, gestore del Cayo Blanco, e Pietro Braga, il 18enne adriese, di origine etiope, al quale i buttafuori del locale di Sottomarina avevano negato l'ingresso, perché di colore, alcune settimane fa.

Quando era scoppiato il caso, Damian aveva manifestato subito il desiderio di parlare con il ragazzo. «Purtroppo, inizialmente non sapevo neppure il suo nome, poi non sapevo il suo numero ma gli ho mandato un messaggio su Facebook». Alla fine il contatto è stato trovato e ne è nata quella telefonata che, almeno un po', rende giustizia al ragazzo, forse anche di più, dal punto di vista morale, dell'azione giudiziaria in corso. «Damian racconta Barnaba Busatto, il legale che rappresenta Pietro e famiglia ci ha tenuto a spiegare che

Ultimo aggiornamento: 11:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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