Selezione per 80 posti in Comune (36 ore settimanali): si presentano in 4.277

Martedì 23 Luglio 2019 di Nicoletta Cozza
Selezione per 80 posti in Comune (36 ore settimanali): si presentano in 4.277
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PADOVA - La corsa per un posto di lavoro fisso a Padova è iniziata ieri mattina, con il primo round del concorso per istruttore amministrativo (categoria C) che porterà alla fine all’assunzione di 80 dipendenti comunali: 1300 euro al mese (per 36 ore settimanali) è la paga: stipendio e certezza di un lavoro a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione hanno indotto 4.277 persone, 1.277 uomini e 3.000 donne, a partecipare alla preselezione suddivisa in ben 3 tappe.  Le prime due si sono tenute ieri in Fiera e la terza è prevista per oggi pomeriggio. L’esame consiste in una prova di cultura generale con test a risposta multipla. All’uscita i partecipanti erano piuttosto soddisfatti e in linea di massima hanno detto che l’esame era fattibile. Al padiglione 7 si sono presentati 3057 candidati residenti in Veneto (il 73%) e i rimanenti provenienti da tutta Italia. L’età media degli iscritti è 36 anni. Numerosi i laureati: 2780 le donne e 1.497 gli uomini. Quattrocento verranno selezionati e sosterranno poi la seconda fase degli esami.
IL PUNTO
Al termine della prima batteria Francesca Benciolini, assessore al Personale, ha fatto il punto. «Da 11 anni non si faceva un concorso per questa categoria - ha esordito - e il Comune, proprio in un momento in cui è particolarmente difficile trovare lavoro, offre questa opportunità a tutti coloro che sono in possesso del diploma di scuola media superiore. Chi riuscirà a entrare, deve sapere che farà parte dell’ente più bello che c’è sul territorio. Al Comune di Padova servono persone flessibili, che si mettano in gioco per passione e che siano disponibili a supportare le istanze dei cittadini. A fine mese ci saranno le prove per gli altri due concorsi, per 28 posti negli asili nido e per ulteriori 10 nella scuola dell’infanzia. L’unico neo di questa operazione è che, contrariamente a quanto avveniva in passato, la legge non ci consente di tenere una graduatoria da cui “attingere” in caso di pensionamenti. E quindi, se in futuro ci fossero altri posti da coprire, dovremo bandire nuovi concorsi». L’organizzazione dei tre previsti in questo mese è costata a Palazzo Moroni circa 40mila euro. 
LE NECESSITÀ
«Appena completate tutte le prove - ha detto poi l’assessore - i vincitori inizieranno subito a lavorare nei vari i settori della macchina comunale: per esempio al decentramento, all’anagrafe e comunque sempre di supporto alla gente che deve istruire pratiche amministrative per le istanze più diverse. In questo momento i dipendenti di Palazzo Moroni sono 1.750 e il primo agosto ne andranno in pensione trenta che usufruiranno di “quota cento”. A questo si aggiunge il fatto che negli anni passati la mancanza di turn over dopo le numerose uscite ha portato a un depauperamento significativo dell’organico». «Abbiamo quindi la necessità - ha aggiunto Francesca Benciolini - di assumere almeno 200 persone nel prossimo triennio». Per tutti e tre i concorsi in fase di svolgimento è previsto l’esonero dalla prova di preselezione per i candidati che negli ultimi cinque anni abbiano svolto un periodo di lavoro in Comune di almeno un anno, anche in modo discontinuo. «In questa maniera si valorizza il personale che ha già lavorato a Palazzo Moroni ricevendo idonea formazione – ha concluso l’assessore -. Si tratta di concorsi molto importanti per il numero dei posti messi in copertura a tempo indeterminato e che potranno dare un miglior servizio a chi abita a Padova». 
Nicoletta Cozza
Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 09:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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