L'Imam girava tra i bimbi con il bastone: botte a chi non imparava il Corano a memoria

Giovedì 11 Luglio 2019 di Denis Barea e Alberto Beltrame
L'Imam girava tra i bimbi con il bastone: botte a chi non imparava il Corano a memoria
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PIEVE DI SOLIGO (TREVISO) - Chi non imparava alla perfezione i versetti del Corano veniva punito: l'imam girava tra i bambini impugnando un lungo bastone con una punta triangolare, e al primo sbaglio li colpiva alla schiena e alle gambe, li schiaffeggiava, oppure li minacciava terrorizzando indiscriminatamente maschietti e femminucce, tutti tra i 5 e i 10 anni.

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È quanto avveniva nelo centro islamico di via Schiratti a Pieve di Soligo durante le lezioni pomeridiane di Corano tenute dall'Imam Omar Faruk, 36enne bengalese. A segnalare le violenze subite non sono stati i genitori dei piccoli allievi della scuola coranica, ma le maestre delle elementari che si sono accorte dei lividi  sulle braccia e sulle gambe con i quali arrivavano a scuola al mattino. Ora l'incubo è finito: a seguito delle attività di indagine, condotte dal gruppo Operativo Radiomobile dei Carabinieri di Vittorio Veneto, ieri il gip Gianluigi Zulian ha emesso, su richiesta della Procura della Repubblica, l'ordinanza con cui a Omar Faruk, indagato per i reati di maltrattamenti a minori aggravati e violenza privata aggravata, è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Treviso. 
I MALTRATTAMENTILe immagini e le registrazioni audio delle apparecchiature piazzate nei locali del centro islamico dai carabinieri di Vittorio Veneto hanno confermato le versioni dei bambini che, terrorizzati, avevano raccontato alle loro maestre delle violenze subite se sbagliavano a recitare i versetti del Corano o quando, secondo lui, non si comportavano da buoni mussulmani. Per chi sgarrava c'era solo crudeltà: i bambini venivano tirati per i capelli, presi a schiaffoni. Poi erano obbligati a mettersi in ginocchio e venivano picchiati con un bastone di mezzo metro con intorno avvolto del nastro adesivo o con piccole verghe con una estremità appuntita. Colpi dati senza pietà sul corpo, sulle braccia, sulle gambe, sul collo. Le bambine, quando subivano quelle orribili punizioni corporali, erano costrette a tenere anche la testa bassa, in segno di sottomissione al loro aguzzino. Ad un bambino di sei anni il maestro di religione aveva rivolto la minaccia di tagliargli l'orecchio destro, facendogli un gesto eloquente con le mani, come quando si impugna un coltello. Il piccolo avrebbe avuto la colpa di essere uno di quelli che faceva più difficoltà ad imparare a memoria ed era stato anche accusato di aver rubato un Corano.
L'OMERTÀI segni della rigida educazione all'Islam rimanevano per giorni. Sono stati i lividi a far insospettire gli insegnanti, oltre al fatto che alcuni dei piccoli mostravano segnali di disagio psicologico che sfociava in attacchi di vomito e crisi di pianto. Ma i loro genitori non solo non hanno mai denunciato, ma di fronte alle richieste di spiegazioni delle maestre, hanno sempre negato, minimizzato, oppure hanno semplicemente fatto finta di non capire. Per fortuna che ci hanno pensato le insegnanti delle elementari a prendere in mano la situazione. Non potevano d'altronde non accorgersi di quei lividi alle gambe, delle difficoltà respiratorie e dei dolori al petto accusati da alcuni dei bambini che partecipavano alle lezioni in moschea, in particolare un bimbo di 9 anni, preso di mira dal Faruk più di altri suoi compagni. Lezioni che si protraevano dopo la scuola, dal pomeriggio fino tarda notte, durante le quali i bambini erano tenuti stecchetto e ai quali erano concessi giusto un paio di biscotti e un bicchiere d'acqua. Ma le maestre hanno fatto anche di più. Hanno trovato conferma di quello che succedeva in moschea anche da altri giovani studenti che, in passato, avevano frequentato il centro islamico di Pieve di Soligo: anche nel 2018 una bambina era stata picchiata con uno dei bastoni a punta triangolare (ora sequestrati) utilizzati dal 36enne per punire chi non aveva imparato a memoria, come richiesto, i passi del Corano. Faruk insomma, applicava lo stesso metodo ormai da tempo, come se tormentare i bambini fosse del tutto normale. 
Denis Barea
Alberto Beltrame

Ultimo aggiornamento: 12 Luglio, 09:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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