Statali, addio al badge, impronte anti-furbetti: la legge Bongiorno prevede anche le telecamere ai tornelli

Martedì 9 Luglio 2019 di Diodato Pirone
Statali, addio al badge, impronte anti-furbetti: la legge Bongiorno prevede anche le telecamere ai tornelli

Non sarà facile né automatico né per domani mattina ma l'eterna lotta ai furbetti del cartellino, ovvero ai dipendenti pubblici che risultano al lavoro mentre sono al mercato o in palestra, questa volta fa un salto di qualità. In parole povere si passa dall'uso dei badge che, come abbiamo visto mille volte, spesso si presta a truffe grandi e piccole all'uso quanto più generalizzato possibile delle impronte digitali. Per sostituire gli attuali sistemi con i nuovi servono misure ad hoc. La legge appena entrata in vigore (il Decreto Concretezza) non basta. Tempi prefissati non esistono ma il ministro dell Bongiorno vuole correre e traccia uno spartiacque: «Fino ad oggi, di fatto, la facevano franca in troppi; adesso, con le impronte digitali e la videosorveglianza preveniamo il fenomeno». La macchina quindi si è già mossa e infatti le misure attuative sono pronte. Tanto che il testo è stato inviato al Garante della Privacy in tempi record, il primo giorno utile. La legge è efficace da domenica scorsa, prima non si poteva. Al Garante spetta un vaglio che non appare semplicissimo, visto il disappunto espresso dall'attuale Garante Antonello Soro, che in audizione in Parlamento nei mesi scorsi si è opposto a un'introduzione «generalizzata» del cosiddetto controllo biometrico.

APPLICAZIONE GRADUALE
Probabilmente si ricorrerà ad un'applicazione spalmata su più fasi, in modo da consolidare prima il meccanismo nelle realtà più grandi, come ad esempio i ministeri. Il modo di andare incontro ai territori si potrà trovare discutendone insieme a Regioni e Comuni, con cui d'altra parte deve essere raggiunta un'intesa. Bongiorno ha più volte rassicurato, spiegando che ci sono amministrazioni che per combattere l'assenteismo già stanno utilizzando il nuovo metodo. È il caso dell'ospedale Antonio Cardarelli di Napoli. Ma lo stesso succede nel Ruggi D'Aragona a Salerno. Quanto alla privacy, invece, la riservatezza secondo il ministro sarà garantita dalla trasformazione delle informazioni in codici alfa-numerici. La priorità sta, ha sempre rimarcato Bongiorno, nel mettere uno «stop ai truffatori». Anche perché i furbetti continuano a finire sulle prime pagine dei giornali. È dell'altro ieri una indagine a Molfetta, di venerdì scorso quella sui dipendenti del Comune di Parma. A fine giugno erano scattate sospensioni per false timbrature all'Ufficio Giardini di un municipio di Roma. Il fenomeno per la titolare della Pubblica amministrazione è «cronico» e se, ha detto in più occasioni, «va benissimo» la stretta imposta con il decreto Madia, che ha inasprito le regole sui licenziamenti, occorre però «anche prevenire» attraverso, appunto, le impronte.

LA CAROTA
Va anche sottolineato che la Legge Concretezza non prevede solo il bastone sul fronte della Pubblica Amministrazione ma anche misure in positivo come ad esempio una drastica riduzione dei tempi dei concorsi.

Non ci sarà più bisogno di un'autorizzazione preventiva per bandire o assumere, fino all'80% delle facoltà. Si apre ai test a risposta multipla. Via libera alla correzione automatizzata e alla creazione di sottocommissioni, tra i membri ammessi i pensionati. Tra un mese dovrebbe uscire un decreto che rivede un pò la politica dei compensi per i commissari, per incentivarne le candidature. Già, ma chi assumere? Innanzitutto varranno più le prove che i titoli, dopo di che bisognerà privilegiare esperti in digitalizzazione, uso dei fondi strutturali e semplificazione. Per far sì che tutte le amministrazioni rispondano agli stessi criteri al ministero verrà creato un pool di 53 specialisti. Insieme all'Ispettorato vigileranno sull'attuazione dei «piani triennali per le azioni concrete». Ma il ministro guarda già al prossimo step, la riforma della dirigenza. Materia delicatissima. Ci aveva provato anche il precedente governo, il tentativo si fermò davanti alla Corte Costituzionale.

Ultimo aggiornamento: 13:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA