Veneto Sviluppo. «Nominata a mia insaputa, meglio ​la cucina del ristorante della politica»

Giovedì 27 Giugno 2019 di Angela Pederiva
Isi Coppola a Veneto Sviluppo. «Nominata a mia insaputa, meglio la cucina del ristorante della politica»
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ROSOLINA (ROVIGO) - È l'ora di pranzo a Rosolina, sul Delta del Po. «Possiamo risentirci nel pomeriggio? Adesso sto servendo del vino». L'ex assessore regionale Marialuisa Isi Coppola sarà anche stata nominata nel Consiglio di amministrazione di Veneto Sviluppo, ma prima di tutto è maître del suo ittiturismo In Marinetta, già ospite nei mesi scorsi del reality 4 Ristoranti su Sky Uno.  Aveva detto di aver chiuso con la politica. E invece? 
«E invece mi hanno fatto questo bello scherzo. Ma ribadisco: con la politica ho davvero chiuso».
 
Non si direbbe: la designazione è arrivata dal Consiglio regionale, anche se Massimo Giorgetti sostiene che si è trattato di una scelta di merito.
«Ringrazio del fatto che sia stata riconosciuta la mia competenza in materia, però confermo, questa nomina non ha nulla a che vedere con le appartenenze politiche. Lo ripeto ancora una volta: non ho nessuna voglia di rientrare in quel mondo».
Nonostante l'abbia votata tutto il centrodestra, non solo di stretta maggioranza?
«Lo apprendo ora, ne so zero». 
Malgrado in quei Palazzi abbia trascorso tre lustri? 
«È chiaro che conosco le dinamiche. Ma esistono anche le eccezioni ed è bello crederci».
Quindi la sua è un'eccezione?
«Non sono né iscritta né vicina a nessun partito. Sono solo una cittadina del Veneto e sono onorata di poter nuovamente servire i miei concittadini».
Però c'è chi dice che la sua nomina, promossa da Fratelli d'Italia, sia l'ennesimo colpo messo a segno da Giorgia Meloni nella propria campagna acquisti in Veneto. È così?
«Ma quale Meloni! Chi ama fare dietrologie, su di me può tranquillamente risparmiare le energie. Ribadisco quanto ho già dichiarato: sono sempre una donna di destra, ma sono ancora orfana di Alleanza Nazionale. Premesso che ormai non guardo più a queste cose nemmeno dalla finestra, perché non leggo neanche i giornali, ritengo che un partito sia tale quando è ben rappresentato sul territorio, mentre in questo momento non vedo rappresentanti nei quali riconoscermi. Ovviamente dico questo al di là della grandissima stima e del secolare affetto che ho per Massimo e per Elena (Donazzan, ndr.). Con loro ho una storia in comune, che non rinnego ma che non ha niente a che vedere con il mio presente».
Quando le è stata fatta la proposta per il Cda?
«Proposta? Ma io non ne sapevo niente! L'ho scoperto ieri (lunedì, ndr.) da un giornalista, dopo la votazione. A quel punto ho telefonato a Massimo, il quale mi ha spiegato tutto. Ecco perché dico che mi hanno fatto uno scherzo, oltre che una sorpresa».
Ma ha accettato, giusto?
«Beh, non so neanche se potrei rinunciare... Ma ho fatto l'assessore per dieci anni alle Partecipazioni e per altri cinque all'Economia, per cui ritengo di poter dare il mio contributo a Veneto Sviluppo, naturalmente senza per questo voler insegnare niente a nessuno».
Anche come presidente? Qualcuno ha notato che ha ottenuto un voto in più del numero uno uscente Fabrizio Spagna.
«Ma perché questa gente non va a fare jogging o a bersi uno spritz, invece di fantasticare? Tutte queste ricostruzioni mi rimandando ad un mondo ormai davvero lontano da me. No, sarò una semplice consigliera, non ho nessuna velleità di fare la presidente. E non ne avrei neanche il tempo».
Appunto, come farà ora con il suo locale da gestire?
«Non so quanto potrà assorbirmi questo nuovo incarico. Ma so di parlare a una donna, per cui non devo stare a spiegare le note capacità femminili multitasking...».
Cosa risponde al Movimento 5 Stelle, che ha ricordato la sua decadenza da consigliere regionale per la vicenda delle spese elettorali?
«Non intendo rimestare qualcosa di veramente ingiusto e inverosimile, basato su una perizia falsa. Si è trattato di un provvedimento amministrativo, come una multa dell'autovelox, non certo di una condanna penale. Cosa c'entrano con me Siri, Bossi e Rixi? Nulla. Ma i grillini sanno solo azionare la macchina del fango».
I pentastellati la accusano di essere una riciclata.
«Riciclata un... cavolo, per non dire altro». 
Quando si insedierà in Cda?
«E che ne so? Spero solo che sia di lunedì, quando la cucina è chiusa...».
Angela Pederiva
Ultimo aggiornamento: 19:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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